Nel 2012 in Trentino 38 aborti con la pillola Ru486

I dati presentati in Consiglio provinciale dall’assessore Ugo Rossi: erano stati 32 nel 2011 e 23 nel 2010



TRENTO. In Provincia di Trento sono stati effettuati 23 aborti farmacologici con la pillola Ru 486 nel 2010, 32 nel 2011 e 38 lo scorso anno. Non ci sono stati decrementi negli ultimi tre anni, ma solo rispetto al lungo periodo, perché questo servizio, prima delle direttive ministeriali, era maggiormente accessibile. Lo ha detto in Consiglio provinciale l’assessore provinciale alla Sanità, Ugo Rossi, rispondendo a un’interrogazione di Bruno Firmani (Idv), secondo il quale gli aborti farmacologici in Trentino sono calati di numero (38 su un totale di 295 nel 2012, erano 152 su 373 del 2006) probabilmente perché il protocollo dell’Azienda sanitaria trentina prevede il ricovero delle donne che si sono sottoposte al trattamento farmacologico per tre giorni e non il semplice day hospital.

Rossi ha ricordato che al Santa Chiara le auto-dimissioni al primo giorno di ricovero delle donne sottoposto a questo tipo di trattamento è del 50%. «Nella prima fase dell’introduzione della Ru 486 - ha spiegato - le pazienti venivano ricoverate in day hospital, ma dopo il parere del Consiglio superiore di Sanità del 18 marzo 2010, che prevedeva un ricovero di tre giorni per le donne sottoposte ad aborto farmacologico e soprattutto con linee di indirizzo ministeriale che hanno confermato la necessità del ricovero, l’assessorato ha dato indicazione Azienda sanitaria provinciale di uniformarsi alle decisioni ministeriali».













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