Licenziato in tronco: «Assenteista»
Ma l'ex dipendente di Dolomiti Energia si difende: «Accudivo mio padre»
ROVERETO. Licenziato da Dolomiti Energia perché, secondo l'azienda, usava i permessi famigliari per farsi i fatti suoi; eppure ci sono testimoni che l'hanno visto con l'anziano padre, tanto che la stessa Inps ha archiviato la denuncia. Ora il caso arriverà davanti al giudice del lavoro, grazie all'interessamento del sindacato, in particolare della Uilm.
Il caso riguarda un dipendente di 45 anni del depuratore di Rovereto. L'operaio, moglie e due figli, da 20 anni alle dipendenze della Dtc (controllata della Dolomiti Energia che gestisce l'impianto), da maggio ha fatto richiesta per avere tre giorni di permesso al mese per assistere il padre di 86 anni. Ne è suo diritto, disciplinato dalla legge 104: i permessi possono essere utilizzati nell'assistere famigliari disabili o in difficoltà. Ad ottobre, in seguito ad una lite all'interno della famiglia, la madre e le sorelle denunciano l'operaio all'azienda, all'Inps ed ai Carabinieri: l'accusa è truffa, perché utilizza i permessi per altri motivi e non per stare con il padre. Con ottobre l'operaio sospende le richieste di permessi, e contemporaneamente la madre chiude a chiave l'appartamento dei genitori, per impedirgli di visitare il padre (il figlio vive al piano di sopra). La denuncia dall'Inps e archiviata: secondo la legge il lavoratore non è costretto a stare 24 ore su 24 con il famigliare in difficoltà.
La Dtc invece convoca l'operaio, e valuta come insufficienti le ragioni del dipendente. Due settimane fa l'operaio si presenta al lavoro, ma viene messo alla porta: licenziato in tronco per truffa. Il sindacato però non ci sta. «Abbiamo chiesto immediatamente un incontro con l'azienda - spiega Aldo Candioli della Uilm - ma ci è stato negato. Abbiamo perciò fatto ricorso d'urgenza al tribunale del lavoro».
Candioli è convinto di avere tutte le ragioni per la riammissione del lavoratore. «Ci sono testimoni che hanno dichiarato di aver visto l'operaio accompagnare il padre. Il mio assistito, appena si è visto impedire l'accesso al padre, ha rinunciato ai permessi. E poi, perché la madre avrebbe dovuto chiudere a chiave l'ingresso, se denuncia il figlio perché invece che assistere il padre va a spasso?». Candioli stigmatizza invece il comportamento di Dolomiti Energia: «Si è comportata come le aziende peggiori, licenziando senza guardare in faccia a nessuno».