Lavis, affitto gratis in cambio di lavoro

Il Comune dà vitto e alloggio allo studente Lauro Silva Campos, 19 anni «Sono abituato al caos delle città, qui si vive molto meglio, in mezzo alla natura»


di Daniele Erler


LAVIS. Un accordo innovativo, che inserisce Lavis in una rete globale, fatta di universitari in viaggio in tutto il mondo, per fare esperienza e diventare dei leader. L'associazione si chiama Aiesec. Per cercarne la storia, bisogna tornare alla Francia del Dopoguerra. È lì che nasce, per l'iniziativa di un gruppo di studenti, che si sono posti l'ambizioso obiettivo di favorire gli scambi internazionali, per migliorare i rapporti fra i vari paesi, ancora sconvolti dal conflitto mondiale. Il tempo è passato; ora Aiesec è presente in 124 paesi e 1.700 università, e vanta più di 86.000 membri, tutti studenti universitari, sino ai 29 anni. Il suo scopo è oggi di favorire la leadership: gli studenti - col supporto dell'associazione - fanno esperienza in varie zone del mondo, hanno l'opportunità di creare progetti, guidare piccoli team, prendere decisioni.

Aiesec ha una sua sede anche a Trento. Da qui, la richiesta è arrivata in diversi comuni del luogo. L'associazione voleva stringere degli accordi, per dare nuove opportunità ai suoi membri. Lavis - grazie alla mediazione del centro giovani Point - è stato il primo comune trentino a siglare questa particolare convenzione. Per ora è valida per sei mesi di prova, ma, se tutto andrà bene, potrà poi essere rinnovata. In sostanza, il Comune mette a disposizione vitto ed alloggio, per uno studente diverso ogni mese, proveniente da una qualsiasi zona del mondo dove Aiesec opera. In cambio, lo studente diviene a tutti gli effetti un dipendente del Comune. Collabora perlopiù col centro giovani Point, nelle sue normali iniziative; ma non solo: incontra i ragazzi della scuola media, dove tiene delle lezioni sul suo paese di provenienza. In più, per il futuro c'è un'altra idea. Si vuole estendere a tutti i Lavisani la possibilità, per una sera, d'invitare a cena lo studente di Aiesec: un modo innovativo, per confrontarsi con nuove culture. Intanto, il primo ospite a Lavis è un messicano. Si chiama Lauro Silva Campos, ha 19 anni, ma è già al secondo anno di psicologia, ed ha studiato anche negli Stati Uniti. «Nella cultura italiana – ci racconta – trovo delle somiglianze con quella messicana. Aspetti particolari, come l'attaccamento alle tradizioni, alle proprie radici, al cibo. È molto diverso dalla cultura americana, invece». E di Lavis ama la sua tranquillità. «Sono abituato al caos delle grandi città, qui si sta meglio, a contatto con la natura». La sua speranza, poi, è che qualche Lavisano s'incuriosisca, ed inizi ad informarsi sulle attività di Aiesec. In modo che lo scambio sia davvero reciproco, e che anche alcuni studenti di qui possano viaggiare per il mondo, come ha fatto Lauro.













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