«La mia scuola di danza un sogno che si avvera» 

Cristo Re, Marika Firinu ha aperto “Chorègraphique” dopo il diploma in Svezia «Dal fitness ai corsi per adulti, bambini e disabili, per contribuire al benessere»


di Daniele Peretti


TRENTO. “Chorègraphique”: «Il ponte da percorrere per realizzare il loro sogno di diventare ballerine, sentendosi a casa loro».

Marika Firinu definisce così la sua palestra inaugurata il primo ottobre in Via Scopoli a Cristo Re. Un sogno nel sogno perché Marika già da piccolissima faceva capire che da grande avrebbe voluto fare l’insegnante di danza ed a 26 anni, dopo aver frequentato l’Oresund Dansakademi a Malmo in Svezia dove si era anche diplomata, è tornata in Italia per affrontare altri corsi di perfezionamento.

Perché proprio a Cristo Re? Sono cresciuta in queste strade ed era in questo quartiere che sognavo di diventare un’insegnante di danza. Mi sembrava giusto realizzare il mio sogno vicino a casa.

Il suo primo corso all’età di due anni, è stato quello di ballo da sala, poi quelli di danza moderna e classica, quindi l’Accademia in Svezia e oggi?

L’idea di base è quella di una palestra – alla mattina organizzo corsi di fitness -, ma sopratutto vorrei che chi entra percepisse un’atmosfera familiare. Un po’ come imparare divertendosi, ma a casa propria.

Un progetto particolare? Abbiamo in corso una collaborazione con i ragazzi del “Paese di Oz” che vorremmo allargare a tutti gli utenti Anffas, per far praticare la danza senza barriere, sia con corsi riservati che prendendo parte alle nostre attività. Abbiamo iniziato da poco, ma il riscontro è buono e vorrei davvero che la partecipazione si potesse allargare.

All’ingresso la palestra, nell’interrato gli spogliatoi dove prevale il bianco, porte melange per un contrasto di colori comunque tenui che fa atmosfera.

L’obiettivo è quello di far star bene i bambini e rilassare gli adulti e direi che questi colori contribuiscono a creare un clima distensivo.

Lo spazio assomiglia più ad un’aula scolastica, piuttosto che ad una palestra. È così?

Nella danza la concentrazione è fondamentale. A far distrarre un bambino basta un rumore, una voce ed a quel punto l’esercizio è da rifare. E’ meglio prevenire. Prima della lezione si corre su e giù dalle scale; si entra e si esce dalle due porte della palestra; ma quando si comincia dobbiamo pensare solo a quello che facciamo.

Intensa anche l’attività esterna.

Per un confronto con l’esterno non basta il saggio di fine anno ed allora andiamo dove ci chiamano. Abbiamo ballato nelle piazze, in un bar, in banca per promuovere la raccolta fondi di Telethon. Presentare quello che abbiamo imparato fino a quel momento, ma lo facciamo per divertire e divertirci.

In Via Scopoli 36 i corsi cominciano alle 16.30 e finiscono a tarda sera. Alla mattina ed in pausa pranzo spazio alla tonificazione leggera, stretching e risveglio muscolare.















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