La “magica” missione dei Cantori della Stella
I Cantori della Stella sono quelli che portano nel mondo la notizia della nascità di Gesù. E ieri i piccoli Cantori hanno ricevuto la benedizione del vescovo Bressan
TRENTO. Certamente il 25 dicembre, giorno della nascita di Cristo, è un momento di grande gioia, che viene festeggiato dai cristiani di tutto il mondo. Eppure, altrettanto felici devono essere tutti i giorni immediatamente successivi all’arrivo del Messia: quelli in cui la notizia si diffonde nel mondo, portata da coloro che hanno potuto assistere all’evento.
Proprio questo è il significato della missione dei Cantori della Stella, che ieri hanno ricevuto la consueta benedizione dall’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan: durante le feste natalizie, giovani provenienti da tutta la regione si trasformano in magi e pastori, portando la lieta novella in tutte le famiglie. «Ciascun gruppo di bambini costruisce la propria stella. Vengono creati dei costumi con l’aiuto dei genitori e degli oratori, e ci si sposta di casa in casa per questa missionE - spiega Patrizia Pergher, di Luserna - è un evento che esiste da sempre, non una cosa nuova. Si tratta di una tradizione antichissima, legata alla felicità per la nascita di Gesù».
Accompagnati dall’Arcivescovo, tutti i gruppi si spostano all’interno del Duomo. Un lungo serpentone costituito da giovani provenienti, solo per citare alcune località, da Roveré della Luna, Sporminore, Zambana, Cadine, Luserna, Fierozzo. C’è addirittura una “delegazione” che arriva dall’Ucraina. «I Cantori della Stella andranno ovviamente non solo in case private, ma anche – e soprattutto – in quei luoghi dove c’è più bisogno di speranza», dice l’arcivescovo Bressan, ossia gli ospedali, oppure le case di riposo.
L’intento missionario di questo evento è molto importante, perché il senso più profondo del diffondere il messaggio del Natale è quello di sollevare gli animi più in difficoltà, che hanno maggiore necessità di conforto e di gioia. Allo stesso tempo, visitando famiglie di origine straniera, al messaggio cristiano se ne aggiungerà un altro: quello di integrazione e fratellanza, di cui c’è sempre più bisogno di questi tempi, in un mondo cosmopolita e multirazziale come è il nostro. (e.d.r.)
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