La Biancofiore e il flop del Pdl: «Ci siamo imborghesiti»

Il Coordinatore regionale analizza la sconfitta del centrodestra alle elezioni amministrative: «Bisogna essere più berlusconiani»



TRENTO. Poco «berlusconiani», troppo «imborghesiti». Ecco il motivo della sconfitta del Pdl alle amministrative. Parola di Michaela Biancofiore che, custode dell’ortodossia berlusconiana, si unisce a quanti chiedono un ritorno alle origini. «Essere berlusconiani significa sentire la pancia del proprio elettorato e seguire il più comune senso di giustizia dei cittadini e anche farsi da parte quando i sondaggi sono inclementi», sottolinea il Coordinatore regionale Pdl Trentino Alto Adige.

«Epifani - osserva - è il neo segretario del Pd da venti giorni e già si ascrive nelle parole a vincitore della tornata amministrativa andata, senza dubbio, alla coalizione di centrosinistra. Faccia attenzione il segretario tampinato da Renzi: la gente - prosegue - punisce l’arroganza dei pensieri e delle parole e i meriti rivendicati che non appartengono. Bersani, che dava per scontata la vittoria alle politiche, docet».

Ma è sul Pdl che si concentra la riflessione del sottosegretario alla pubblica amministrazione. «Il centrosinistra - osserva infatti - vince perché ha messo in campo candidati nuovi, o percepiti nuovi e freschi dall’elettorato e perché il centrodestra deve fare una sorta di ’found raising’ di candidati credibili con un profilo il più vicino possibile a Berlusconi». «Il che non è facile, lo sappiamo. Profilo berlusconiano - esemplifica allora Biancofiore - significa non essere imborghesiti, non essere contigui ai poteri e consociativi, non essere condizionati dal Palazzo del potere, essere rivoluzionari nei fatti e negli ideali. Non farsi soprattutto condizionare dal politically correct che anche Papa Francesco, con mia totale condivisione, ha condannato».













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