L’associazione del cuore? Sceglietela voi

Da oggi la nuova iniziativa del «Trentino», con un tagliando da compilare e un viaggio nel mondo del volontariato


di Annalisa Gerola


TRENTO. Sono oltre cinquemila le associazioni di volontariato presenti in Trentino. Una cifra importante, che dà la dimensione di un fenomeno che coinvolge, nei diversi ambiti della società e della vita civile, una buona fetta della popolazione. Un piccolo esercito che in Trentino è diventato un attore significativo e accreditato non solo delle politiche sociali, ma anche delle politiche volte a promuovere a tutti i livelli la qualità della vita.

Per far emergere questa grande ricchezza del territorio, il nostro giornale ha deciso, a partire da oggi, di dedicare, ogni giorno, uno spazio a queste realtà, facendo partire un concorso, chiamato “L’associazione del cuore”, con l’obiettivo di fare emergere tutte quelle realtà importanti e silenziose che spesso non riescono a trovare uno spazio adeguato (e a volte neppure quello) sul giornale. La nostra nuova iniziativa darà la possibilità a tutti i lettori di segnalare la propria associazione e di farla vincere. Come? Basterà compilare il tagliando che troverete tutti i giorni nel giornale (oggi si trova a pagina 18) e spedirlo (alla redazione centrale di via Sanseverino 29 – 38122 Trento) o portarlo in redazione (orario continuato dalle 9 fino alle 21).

Inoltre è stato attivato un indirizzo mail dedicato - associazioni@giornaletrentino.it - al quale vi invitiamo fin d’ora a scrivere, per raccontarci cosa fate e per inviare le foto della vostra associazione, delle persone che la frequentano, degli appuntamenti più importanti o delle iniziative per voi più significative.

Ogni settimana, il mercoledì, ci sarà una pagina dedicata al concorso con la presentazione delle principali associazioni del nostro territorio, ma la nostra iniziativa ben oltre, “contaminando” il giornale tutti i giorni, con il tagliando ma anche con articoli dedicati alle singole realtà associative, su tutto il territorio provinciale.

Sarà per tutti un’occasione per conoscere meglio un pezzo di Trentino che, secondo l’ultimo “Rapporto Istat”, è un unicum a livello nazionale. Dall’indagine è emerso, infatti, che la nostra provincia ha una percentuale di presenza di volontari (calcolati tra la popolazione dai 14 anni in su) pari al 27,8%, ben più del doppio rispetto alla media nazionale.

I settori, in cui sono impegnati i trentini di tutte le età, sono i più disparati: si va dai vigili del fuoco, che contano poco meno di cinquemila volontari, al settore educativo e formativo, con oltre 3.700 persone operative, dall’ambito assistenziale, nel quale sono impegnati oltre 4000 trentini, a quello sanitario che coinvolge quasi 20mila persone. Ma nel ricco elenco troviamo anche associazioni sportive, di promozione culturale, di mutuo aiuto, di tutele del territorio e molte altre.

Quello del volontariato trentino è un fenomeno di tutto il territorio, non ci sono zone dove non c’è un’associazione, un gruppo, una realtà impegnata e attiva. La “Mappa del Volontariato Trentino 2011” realizzata dal Servizio politiche sociali e abitative della Provincia ci dice, infatti, che nel solo ambito della solidarietà (senza quindi tener conto di tutto il volontariato operativo nel settore della promozione sociale, iscritto e non iscritto al registro) il numero medio di volontari impegnati per abitanti totali risulta essere pari al 6,9%, ossia oltre 37mila persone su un totale di 530mila abitanti. Il volontariato, soprattutto in periodi difficili, come quello che stiamo vivendo, mette in moto la solidarietà, è un atto individuale con un importante valore sociale ed economico, che l’Istat quest’anno ha deciso di misurare attraverso il progetto Mesv, ossia “Misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario”. Il Mesv si inserisce nell’ambito delle rilevazioni sugli “Aspetti della vita quotidiana” e permetterà di stabilire anche in Italia, come è già avvenuto in altri stati europei, quanto vale il lavoro volontario e quanto incide sull’economia e la crescita del Paese.

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