L’altopiano della Paganella parlerà in Esperanto

Fai ospita dal 24 al 30 agosto il congresso internazionale dell’Associazione Attesi oltre 200 delegati da tutto il mondo per promuovere la lingua


di Rosario Fichera


FAI DELLA PAGANELLA. L’altopiano della Paganella si sta preparando per accogliere un grande evento: il prossimo 24 agosto, a Fai arriveranno, per una settimana, più di 230 delegati da decine di paesi dei cinque continenti per l'81° Congresso di Esperanto, la lingua internazionale ausiliaria, utilizzata in tutto il mondo da 2 milioni di persone, nata 127 anni fa, per affiancarsi alle varie lingue nazionali, nel rispetto della diversità delle culture e delle lingue di tutti i popoli, senza sostituirsi a loro.

L’evento, che si svolgerà fino al 30 agosto, ha come tema principale “l’Esperanto e le nuove tecnologie”, ma sarà anche l’occasione per i congressisti di conoscere quanto offre dal punto di vista naturalistico e turistico Fai, l’altopiano della Paganella e il Trentino, grazie alle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale e dal Consorzio Fai Vacanze, in collaborazione con l’Associazione italiana esperanto. Il programma, oltre ai lavori congressuali, prevede, infatti, escursioni, visite guidate culturali, concerti, spettacoli, tutte iniziative, alcune in esperanto, altre in italiano, aperte al pubblico e a chi si vuole avvicinarsi a questa lingua e cultura. Sarà celebrata anche una messa in esperanto.

«La collaborazione tra l’Associazione Italiana Esperanto, il Consorzio Fai Vacanze e la nostra amministrazione comunale – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Fai della Paganella, Mariapia Tonidandel - ha avuto inizio nel 2012. In previsione di questo importante evento, in collaborazione con la Biblioteca intercomunale dell’altopiano e l’Associazione trentina esperantista, abbiamo organizzato per il pubblico una serata informativa sulla e i valori che veicola e un corso base che si è svolto sull’altopiano nei mesi scorsi con la partecipazione di persone che sono venute anche da Trento. Ad oggi i partecipanti al congresso che si fermeranno a Fai della Paganella per l’intera settimana negli alberghi e appartamenti convenzionati, sono circa 230».

Il movimento degli esperantisti italiani propone l’esperanto come lingua per la Comunità europea, in sostituzione dell’inglese che, oltre a beneficiare i cittadini britannici, non rispettando il principio di pari eguaglianza, tende a sopprimere lentamente le lingue nazionali, come comincia già a verificarsi nei corsi universitari in Italia. «La struttura dell'esperanto – spiega una nota dell’Associazione italiana Esperanto - è semplice, senza eccezioni e senza complicate regole grammaticali, il che contribuisce a renderlo facile da imparare. Inoltre ha una propria cultura di estrazione internazionale che si concretizza nelle varie arti, letteratura, musica. Poeti che scrivono in esperanto sono stati candidati al premio Nobel. Il movimento esperantista stesso è stato candidato al Nobel per la Pace».













Scuola & Ricerca

In primo piano