TRENTO. C’è l’intesa con la Provincia autonoma di Trento sulla Valdastico nord: lo annuncia, a metà pomeriggio, il presidente del Veneto Luca Zaia. Ed è una “bomba”, dopo quasi 40 anni di ferma opposizione dei trentini al prolungamento della cosidetta PiRuBi (dalle iniziali di Piccoli, Rumor e Bisaglia).

Secondo Zaia, che a Roma aveva appena partecipato a una riunione preparatoria del Cipe (Comitato Interministeriale per la Progrannazione Economica), ora ci sarebbe invece l’okay al progetto, con relativo “mandato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di richiedere alla Commissione europea di differire di 18 mesi il termine intermedio del 30 giugno 2015 per l’approvazione del progetto definitivo, al fine di mantenere la scadenza della concessione” della Brescia-Padova “al 2026”.

Ma ecco il giallo, l’ennesimo in una vicenda amministrativa che si trascina ormai senza soluzione dai primi anni Settanta: il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, smentisce tutto, anche in questo caso nero su bianco: «Non c'è nessuna intesa da parte della Provincia autonoma di Trento per la realizzazione della Valdastico. Contrariamente ad alcune voci circolate oggi, la Provincia autonoma comunica di non avere espresso alcun pronunciamento a proposito, ricordando nel contempo che il proprio atteggiamento sul tema rimane quello assunto fin dal 2010, improntato cioè ad un principio di leale collaborazione all'interno delle procedure di legge».