«Inutile spreco di soldi pubblici»
Comunisti e mazziniani protestano. Mellarini: 24 ore per riflettere
ROVERETO. La gente che protesta con la bandiera nazionale ben in vista, dietro i cartelloni promozionali della farfalla trentina sponsor del Giro padano in salsa leghista, è il fermo immagine perfetto per memorizzare l'"ansia da prestazione da spot": «È la pubblicità, bellezza», in differita nazionale, costi quel che costi. E le polemiche non si placano.
Tace l'assessore provinciale Mellarini, che di fronte a tante rimostranze preventive è andato avanti come un carro armato, tramite Trentino Marketing, nel volor sponsorizzare un giro ciclistico che di sportivo aveva ben poco e la cui ultima tappa ha preso il via sabato da Rovereto, città blindata da centinaia di celerini e carabinieri e in cui gli scontri con i dimostranti più radicali si sono limitati a tafferugli a fronte di una protesta, maggioritaria, pacifica. Raggiunto al cellulare, l'assessore al turismo si limita a dire: «Mi prendo 24 ore per riflettere. Qualcosa dirò domani».
Anche perché il sindaco Miorandi non c'è andato leggero quando ha parlato di «buffonata», a proposito del Giro verde. Chi invece non usa mezze parole è Franco Valduga dei Comunisti italiani. Che punta l'indice anche sui costi di tanto movimento, oltre alle difficoltà nel muoversi in città in un sabato così "particolare". «Inutile e incomprensibile passerella - dice - Costata qualche decina di migliaia di euro tra forze dell'ordine e due elicotteri in volo. Ma - prosegue - chi ha pagato? Dovrebbe essere ambizione dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine alle quali è stato richiesto questo servizio rendere pubblici i costi».
Pure Giovanni Galluccio, dell'Associazione mazziniana, interroga: «Per quanto ha contribuito, e con quali ricadute di immagine, la Provincia?, Quanto i Comuni attraversati dalla corsa? Cosa pensano Mellarini e Miorandi delle cariche "di alleggerimento" della polizia in corso Rosmini?».