Insegnanti trentini in piazzain difesa del contratto
«La scuola in questo momento paga per tutti, chiediamo alla Provincia di onorare gli impegni presi». La manifestazione è promossa da Cisl, Uil, Snals e Gilda. Non c’è la Cgil, che si mobiliterà il 25 per lo sciopero generale
TRENTO. Insegnanti trentini in piazza oggi, sotto il palazzo della Provincia, per dire no al blocco dei contratti e degli scatti di anzianità deciso dal governo Berlusconi nella manovra finanziaria: «La scuola in questo momento paga per tutti, chiediamo alla Provincia di onorare gli impegni presi». La manifestazione è promossa da Cisl, Uil, Snals e Gilda. Non c’è la Cgil, che si mobiliterà il 25 per lo sciopero generale: «Non è il momento di dividersi».
I docenti trentini manifestano oggi alle 15, in contemporanea con la mobilitazione proclamata a livello nazionale che si svolge oggi al Teatro Quirino a Roma. «Non contestiamo la manovra tout court - spiega Pietro Di Fiore, segretario provinciale della Uil scuola - ma la gran parte del peso della Finanziaria oggi lo paga il settore pubblico, la scuola in particolare».
I sindacati giudicano irricevibile la decisione del governo di bloccare il rinnovo del contratto per i prossimi quattro anni. «Non chiediamo favori, chiediamo una manovra equa e nuove assunzioni per la scuola», incalza Di Fiore. «Bloccare lo scatto di anzianità significa che comunque per i docenti questo triennio sarà perso. I tagli sulle retribuzioni saranno pesanti, si va dai 1000 euro per i collaboratori scolastici fino ai 3 mila euro per gli insegnanti delle superiori».
La protesta di Cisl, Uil, Snals e Gilda si rivolge anche alla giunta provinciale, dopo le dichiarazioni di Dellai sulla necessità di «sacrifici» anche in Trentino. «Chiediamo alla Provincia di onorare gli impegni presi al momento della provincializzazione della scuola, quando assicurò il recupero del potere d’acquisto degli stipendi degli insegnanti», insiste Di Fiore, «il rinnovo del contratto va garantito subito almeno per questo. La scuola sta perdendo attenzione e rispetto da parte della classe politica e di conseguenza nella società, e questo è grave».
Non sarà in piazza oggi la Cgil scuola, che parteciperà invece allo sciopero generale proclamato il 25 giugno dal sindacato di Epifani. Un’assenza che pesa, secondo le sigle che hanno promosso la manifestazione. «La Flc Cgil si è già mobilitata contro il blocco dei rinnovi contrattuali - replica a distanza la segretaria Gloria Bertoldi - lo abbiamo fatto manifestando sabato scorso a Roma e lo faremo ancora, questa volta in Trentino, il 25 giugno. Tutelare gli stipendi di insegnanti e personale tecnico amministrativo, garantire la stabilizzazione dei precari e offrire un servizio di qualità è il primo obiettivo del sindacato. Per questo chiediamo il rinnovo del contratto, a Roma come a Trento. Nessuno nega la necessità di sacrifici di fronte alla crisi economica, ma questi sacrifici devono essere equamente distribuiti». L’auspicio della Cgil è che «in Trentino i sindacati sappiano elaborare una piattaforma comune da sottoporre al governo provinciale».
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