INFANTICIDO DI COGNOLA«Ho visto quel piccolo corpicino senza vita»
Il racconto di Mauro Vincenzo, il dottore presente alla cena del 26 giugno in casa Giovannoni- Fedrizzi: «Enzo mi disse "Guarda cosa ha combinato la Francesca" precisando che aveva nascosto la gravidanza»
TRENTO. Da più di 35 anni è medico condotto a Castello Tesino, apprezzato per la sua professionalità, nel 2004 aveva ricevuto dal sindaco le chiavi del paese. Il suo nome lo si trova anche nell'elenco di quanti hanno depositato «invenzioni» all'ufficio brevetti di Padova. In particolare si trattava di un portaocchiali che aveva inventato assieme ad altri. Brevi tratti biografici per descrivere Mauro Vincenzo, catanese di origine ma molto radicato nella realtà trentina. C'era anche lui alla cena del 26 giugno a Cognola con il «ruolo» di amico di famiglia. Ha raccontato ai carabinieri di aver lasciato la casa dopo pochi bottoni ma di esser stato richiamato da Enzo Bolzani Giovannoni. È stato allora che avrebbe visto il corpicino morto. Non ha saputo dire il sesso visto che lo aveva scoperto solo parzialmente. E così ha ricostruito quei momenti.
«Enzo a quel punto mi disse "Guarda cosa ha combinato la Francesca" precisando che aveva nascosto la gravidanza. Enzo aggiunse che aveva partorito il bambino quando si era appartata in bagno e noi eravamo a cena. Con Enzo parlammo di cosa si potesse fare del cadaverino ma non mi ricordo cosa esattamente abbiamo detto. Enzo non sapeva cosa fare, dato che era in stato di choc, lo stesso si chiedeva cosa fare del corpicino, nominando la possibilità di metterlo in un cassonetto o di seppellirlo. Io lo invitai a rifletterci e lui mi congedò dicendomi di andarmene». Una testimonianza che ha confermo i racconti della badante e del nonno di Francesca e che è parte integrante dell'ordinanza di custodia cautelare.