Incendi in casa, «croce» dei pompieri
Forte aumento dei roghi domestici e super lavoro per i vigili del fuoco: colpa di canne fumarie sporche e impianti vecchi
TRENTO. Aumentano gli incendi, in Trentino, e con loro cresce il numero di interventi effettuati dal Corpo permanente dei vigili del fuoco. In occasione della festa di S. Barbara, celebrata ieri presso la caserma di Trento, in piazza Centa, è stata presentata la relazione consuntiva dell’attività dei pompieri, in provincia, nel 2012. In un anno sono state 7046 le operazioni d’intervento, compresi i falsi allarmi, contro le 6.960 del 2011. Un incremento dell’8,7% dovuto in larghissima parte all’aumento degli incendi. “Sono stati 454 – ha detto l’ingegner Silvio Zanetti, dirigente del Servizio antincendi e protezione civile – mentre l’anno scorso erano stati 318. Questi dati corrispondono a un +43% d’incendi tra il 2012 e il 2011 e +32% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, che non superava i 344 eventi. La componente più rilevante, di questi avvenimenti, è stata causata dalla scarsa manutenzione di caldaie, impianti d’areazione e canne fumarie di strumenti di riscaldamento che funzionano a legna o con combustibili fossili. Diminuiscono, invece, gli interventi legati a incidenti automobilistici, di un -12% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. E ciò lo colleghiamo al buono stato delle strade provinciali e all’aumento di controlli e sanzioni ad opera delle forze dell’ordine”.
In media, ogni giorno, il Corpo permanente dei vigili del fuoco ha effettuato 20,3 interventi, dei quali 7,9 compiuti con l’ausilio del Nucleo elicotteri. Quest’ultimo opera in tutti i casi d’intervento per soccorso sanitario, incendi boschivi e recupero infortunati in montagna. E quest’anno, aggiungendo anche i voli di addestramento, sono state 2880 le operazioni compiute dagli elicotteri del Nucleo. Una dato in aumento del 10,8%, rispetto a quello del 2011, e del 23,4% se confrontato alla media decennale. Le molteplici scosse di terremoto, che per tutto il 2012 hanno interessato anche la nostra provincia, hanno inciso sul numero dei cosiddetti “soccorsi tecnici urgenti”: i vigili del fuoco, infatti, sono dovuti intervenire 124 volte, quest’anno, per dissesti statici e per verifiche di tenuta di edifici e costruzioni. Un incremento, rispetto al 2011, del 110%. Ed in crescita sono risultate anche le richieste di “soccorso a persona”, quelle che riguardano il recupero di dispersi, di scomparsi e di soggetti in difficoltà. “Sono state 107, quest'anno – ha spiegato Zanetti – contro le 58 del 2011. Ma molte volte queste chiamate non corrispondevano a un reale stato di pericolo. Questo può voler dire che il cittadino, quando si sente in difficoltà, si affida a noi perché garantiamo una buona copertura del territorio e una pronta risposta in caso d’emergenza. Insomma il cittadino ha un buon livello di fiducia nei nostri confronti”. Questi sono stati gli interventi in provincia. Ma il corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento, nell’anno appena trascorso, ha anche operato in Liguria e in Emilia Romagna. Tra fine ottobre e novembre 2011, infatti, 50 nostri pompieri sono stati impegnati a Brugnato, La Spezia, per aiutare le zone colpite dall’alluvione. A febbraio 2012, 34 vigili del fuoco erano tra Forlì e Cesena ad affrontare le eccezionali nevicate d’inizio anno. E tra maggio e agosto 76 membri del Corpo sono stati a San Felice sul Panaro, in Emilia, per far fronte al terremoto.
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