In Trentino la cartella clinicadiventa un microchip

Si tratta di un tesserino plastificato dotato di microchip e persino di antennino per la comunicazione dei dati in radiofrequenza. In una semplice card ci sarà tutta la storia sanitaria di ogni singolo cittadino. E sarà consultabile - pur garantendo la massima privacy e segretezza - dal medico ma anche dal cittadino stesso, grazie a internet



TRENTO. Sarà il primo passo tangibile verso la carta clinica del cittadino, la «TreC» che custodirà in una semplice card tutta la storia sanitaria di ogni singolo cittadino. E sarà consultabile - pur garantendo la massima privacy e segretezza - dal medico ma anche dal cittadino stesso, grazie a internet. Il primo passo sarà appunto quello di dotare progressivamente tutti i trentini della “cartolina intelligente”.
 Si tratta di un tesserino plastificato dotato di microchip e persino di antennino per la comunicazione dei dati in radiofrequenza. Dopo il complesso lavoro burocratico per far quadrare norme e regolamenti nazionali e provinciali, ora la Provincia è arrivata ad ordinare formalmente le card (che vengono fatte da una società privata per conto dell’Azienda delle Entrate che opera a sua volta su delega del Ministero della Sanità): 525.000 tessere per un costo complessivo di 1,5 milioni di euro. La loro attivazione sarà progressiva. Una parte sarà consegnata ai possessori delle tessere sanitarie che scadono quest’anno e successivamente saranno sostituite le tessere in scadenza nel 2011. Le card con microchip, inoltre, verranno consegnate in occasione di nuovi rilasci o sostituzioni “forzate”.
 L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini e ai medici il “pass” per avere accesso a tutta una serie di informazioni importanti sul “curriculum” sanitario del paziente. Si potrà così evitare di presentarsi ad una visita col faldone di lettere, carte, documenti e ricette che si accumulano nel tempo e che molto spesso finiscono dimenticati e danno migliori garanzie ai medici che si trovano a intervenire su pazienti che possono fornire un loro quadro clinico, anche del passato, del tutto completo e ordinato.
 E’ l’avvio della formazione della cartella clinica computerizzata che, ovviamente, si costruirà con il tempo. Malattie infantili, vaccini, complicazioni, operazioni chirurgiche, uso di farmaci e medicinali, terapie seguite, malattie ereditarie, allergie... tutto sarà registrato sulla card che ha una memoria di 64 Kbyte e potrà dialogare con i sistemi operativi dell’azienda sanitaria (e cioè gli ospedali) ma anche con i computer dei medici di base che potranno aggiornarla. I dati raccolti potranno quindi essere sempre a disposizione dei sanitari. Non serve scomodare casi limite per valutarne l’efficienza, ma certamente la disponibilità di informazioni sanitarie diventa spesso vitale quando i medici si trovano a operare su pazienti incoscienti, magari vittime di incidenti: la card fornirà, anche in questi casi, notizie certe su eventuali allergie da farmaci o su patologie specifiche del paziente.
 Un’altra potenzialità racchiusa nella piccola tessera è quella dell’utilizzo diretto da parte del legittimo proprietario. Quando sarà pronto il fascicolo personale computerizzato, grazie alla card sarà possibile accedere alla propria cartella clinica in assoluta sicurezza attraverso il pc di casa. Si potrà così evitare l’accumulo di imponenti accatastamenti cartacei sugli scaffali della libreria di casa, ritrovando tutti i dati sulla propria salute ordinati sullo schermo del computer.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

violenza

La denuncia: «Aumento vertiginoso dei post contro le donne»

Unterberger: «Contrastare ogni forma di diffusione dell'odio». La senatrice aveva presentato una proposta di legge per introdurre il reato di odio e di istigazione alla violenza per motivi di genere, con una pena aumentata nei casi in cui il fatto è commesso tramite dispositivi telematici