In municipio l’ingresso torna ad essere presidiato

Il furto del portafoglio nell’ufficio del vicesindaco ha fatto accelerare il progetto per ripristinare il «piantone» che aprirà la porta per accedere ai piani superiori



ROVERETO. All’ingresso del municipio torna il «piantone». Non sarà più (o soltanto) un vigile urbano, ma impiegati comunali che dovranno controllare chi vuole accedere agli uffici ai piani superiori. E per salire, dopo l’ok dell’ufficio interessato alla “visita”, verrà aperta la porta dello scalone. Un progetto, quello di tornare a presidiare l’ingresso, che l’amministrazione comunale ha già avviato da qualche mese e che verrà accelerato dopo il furto, come scritto ieri dal Trentino del portafoglio del vicesindaco Gianpaolo Daicampi all’interno del suo ufficio al secondo piano.

Fino a qualche tempo fa entrano a palazzo Podestà sulla sinistra si trovava il comando dei vigili urbani. I quali avevano anche una funzione di controllo sugli accessi. Soltanto dopo aver annunciato a quale ufficio si voleva accedere aprivano la porta. Ora non è più così: si dovrebbe (in teoria) passare dall’ufficio relazioni con il pubblico, ma chi vuole riesce tranquillamente salire ai piani superiori senza alcun controllo preventivo. Ma a breve non sarà più così visto secondo l’ipotesi studiata dall’amministrazione comunale: un ufficio prime informazioni, proprio nell’atrio del palazzo, vigilerà su chi entra consentendo il passaggio solo dopo aver avvisato l’ufficio al quale si vuole accedere. Insomma più sicurezza soprattutto dopo il furto del portafoglio compiuto da due giovani ripresi dalle telecamere che sono saliti e scesi dagli uffici senza alcun controllo. «Sapevano di andare a colpo sicuro, sapevano che in quel momento non c’era nessuno nell’ufficio. Mai dubitato sui dipendenti comunali per i quali sono disposto a mettere le mani sul fuoco. Il vero problema sono gli accessi fuori controllo» afferma Daicampi. (g.r.)

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