Imu, raccolti 7 milioni 3,8 sono per il Comune

L’assessore Bertolini: «Grande lavoro dell’ufficio tributi, ma è presto per dire se le aliquote potranno essere ritoccate. Le tasche dei cittadini sono vuote»


di Giuliano Lott


ROVERETO. Sfiora i sette milioni di euro la cifra raccolta dal Comune per la prima rata dell’Imu. Due milioni 922.855,40 euro sono destinati allo Stato, mentre il Comune beneficierà del resto: 3.823.257,40 euro. Una cifra in linea con le attese dell’amministrazione. L’Ufficio tributi prevedeva infatti che la prima rata, scaduta il 18 di giugno, andasse a coprire circa la metà della cifra ipotizzata dal Comune, e i dati dicono che la copertura è del 49,71%. Ci sono però altre cifre, spiega l’assessore ai tributi Giuseppe Bertolini, «non calcolate in tabelle e diagrammi, che raccontano il grande sforzo messo in campo dall’amministrazione comunale per l’esazione di un’imposta nuova, che ha comportato problemi e imprevisti di varia natura. A tutto questo la macchina comunale ha fatto fronte con grande professionalità soddisfando tutte le richieste, anche le più complesse, giunte dai cittadini». In circa due mesi l’Ufficio tributi, composto di sei persone, più altre tre nelle ultime due settimane, hanno elaborato oltre seimila posizioni Imu, fornendo risposte anche alle circa 150 telefonate al giorno.

I risultati sono confortanti, ma è presto per dire se le aliquote - il Comune ha applicato il 7,60% contro il 7,83% previsto dalla Provincia - possano venire ritoccate. «Prima di qualsiasi valutazione - spiega Bertolini - dobbiamo attendere le altre due scadenze delle rate di settembre e dicembre. Un grosso contributo è arrivato dalle attività economiche e industriali. Per noi, lo 0,23% in più avrebbe significato circa 400 mila euro, ma abbiamo preferito puntare all’equilibrio dei conti, senza mungere troppo dalle tasche dei cittadini. Che in questo momento difficile sono già abbastanza tartassati».

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