Gli "indignati" sbarcano a Trento
Protesta con striscione davanti alla sede di Bankitalia: "Noi il debito non lo paghiamo"
TRENTO. Uno striscione con la scritta: "Noi il debito non lo paghiamo. Il 15 ottobre a Roma" davanti alla sede della Banca d'Italia di Trento è stato steso stamani dagli "indignati", che annunciano così la partecipazione all'appuntamento nella capitale e affermano "il diritto di decidere per costruire l'alternativa" alla crisi.
Sono stati alcune decine, in rappresentanza del "Coordinamento 15 ottobre", a distribuire volantini e a spiegare al megafono le ragioni della protesta, sotto lo sguardo delle forze dell'ordine, ma senza tensioni. Tra gli aderenti al coordinamento ci sono persone del centro sociale Bruno di Trento, del collettivo della facoltà di Sociologia dell'università e sindacalisti, "ma non sono le etichette che vogliamo portare nel movimento, bensì ricette alternative a quella della Bce. Il debito non deve pagarlo il popolo: sono le banche a dovere rivedere il loro sistema".
"E il Trentino non è immune - hanno aggiunto - dalla crisi perché le risorse sono da usare meglio, a iniziare dal tesoretto accantonato per il tunnel del Brennero: non se ne faccia la Tav, ma si usino le risorse per scuola, precarie sviluppo".