Giro di Padania, schiaffi ai ciclisti



TRENTO. Non sembra avere pace il Giro di Padania, con insulti e schiaffi ai corridori. Mentre la corsa transitava a Savona, con quattro corridori in fuga, il gruppo si è trovato di fronte ad una contestazione che bloccava la strada. Gli organizzatori hanno così tentato un percorso alternativo, trovandosi però in mezzo al traffico; si è così deciso di tornare sulla strada
"originaria", con il confronto inevitabile con chi protestava.

Prima di ripartire, il leader della classifica generale, Sacha Modolo, e Ivan Basso, uno degli atleti più rappresentativi del gruppo, si sono recati dal presidente della Monviso-Venezia, Michelino Davico per chiedere a nome dell'intero plotone dei partecipanti che il pubblico rispetti la corsa. "Noi siamo dei ciclisti, siamo venuti a questa gara per correre, e chiediamo solo che il pubblico ci permetta di farlo. Siamo dei  professionisti, chiediamo rispetto da parte di tutti, nei confronti del nostro lavoro - hanno detto Sacha Modolo e Ivan Basso che hanno riferito di essere stati insultati a più riprese da alcuni manifestanti lungo il percorso - Qualcuno è andato anche oltre ai fatti e ci ha rifilato delle sberle.

Per noi questi comportamenti sono inaccettabili, siamo degli sportivi, ci alleniamo e fatichiamo quotidianamente per poter correre, non accettiamo che i nostri sforzi vengano resi vani in questo modo".

La tappa. La seconda tappa alla fine è stata vinta da Elia Viviani, della Liquigas-Cannondale. Secondo al traguardo è arrivato Sasha Modolo (Colnago-Cff), seguito al terzo posto da Danilo Napolitano (Acqua&Sapone-Mokambo). Quarto il trentino Daniel Oss.

L'arrivo in volata si è svolto in modo sereno. Poco prima di Vigevano, sul tracciato della gara, è apparso solo uno striscione senza firma con scritto: 'La Padania non esiste'. Al traguardo della gara, lungo corso Torino a Vigevano, la presenza leghista è stata abbastanza defilata. C'erano comunque Michelino Davico, sottosegretario all'Interno e ideatore del Giro di Padania, e Monica Rizzi, assessore lombardo allo Sport. "Come Regione Lombardia - ha spiegato la Rizzi - abbiamo
voluto e creduto in questo Giro, devo dire che tutta la Giunta ha accolto con benevolenza ed entusiasmo questa tappa lombarda".













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