«Galleria Teatro Osele una fogna a cielo aperto»
Il titolare della libreria Einaudi: il passaggio è divenuto un orinatoio pubblico Intervenga il Comune. Il Caffè de la Paix conferma: accade sempre nei weekend
TRENTO. Forse le espressioni con cui lo definisce Mauro Campedelli, il titolare della libreria Einaudi, sono un po’ colorite. Ma sullo stato del passaggio Teatro Osele, la galleria che collega via Suffragio a piazza Mostra concordano molti trentini che - al contrario di lui, che non teme di parlare - bofonchiano sottovoce la propria indignazione. «Da anni ormai - scrive Campedelli -, la galleria "passaggio Teatro Osele", aperta al pubblico e di proprietà dell'Itea, è utilizzata come orinatoio pubblico dove persone e cani espletano giorno e notte i propri bisogni fisici, spesso anche su porte, maniglie e vetrine della nostra libreria così come per tutta la lunghezza del passaggio».
A giudizio del libraio, le cose non sono cambiate nonostante ripetute segnalazioni. «Anzi. Per chi la attraversa, non solo per noi che ogni giorno siamo costretti a cercare di sopravvivere in questa fogna a cielo aperto, si tratta di situazioni al limite dello svenimento, oltre che di uno spettacolo indecoroso per i visitatori del Castello che hanno la sventura di percorrerla e per gli amici e clienti che si arrischiano a venire da noi». Il titolare della Einaudi solleva anche una questione di emergenza igienico-sanitaria: «Lo stato attuale - insiste campedelli - è al limite da parte nostra di una richiesta di intervento da parte dell'autorità giudiziaria». Con queste premesse, Campedelli chiede senza mezze misure «provvedimenti urgenti da parte dell'amministrazione a tutela dell'igiene pubblica e a garanzia di condizioni minime di vita e di lavoro».
La situazione difficile tra via Suffragio e piazza Mostra è confermata tale e quale da Jacopo Zanolini dell’associazione Cafè Culture che gestisce il Caffé de la Paix, il locale che si trova nel bel mezzo della galleria. «É uno stato di cose che abbiamo segnalato più volte ai vigili di quartiere. Abbiamo notato frequenti comportamenti di inciviltà e persino uso di droghe da parte di persone che si “imboscano” nelle zone meno in vista del passaggio Teatro Osele. A volte, dovendo recarci nel magazzino esterno, ci siamo trovati a tu per con queste persone. Le quali, da noi redarguite, ci hanno pure risposto in malo modo. E possiamo assicurare che non si tratta di nostri clienti, come ha capito bene anche il nostro vicinato, con cui anzi abbiamo buoni rapporti».
Zanolini segnala anche la cadenza settimanale dei disagi: «Accade più di frequente nelle tarde ore del giovedì e del venerdì, o in generale verso fine settimana, quando stiamo chiudendo».
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