Gabriella Mazzuccato, la febbre del tennis a 93 anni
In Primiero la bella sorpresa della signora che corre (verso i cento) e gioca sulla terra rossa ogni mattina
PRIMIERO. Due volte alla settimana, puntualmente, Gabriella Mazzuccato di prima mattina si presenta a fare la sua partita di tennis sui campi di terra rossa di Fiera di Primiero. Fin qui nulla di particolare. Se non che la signora Gabriella ha ben 93 anni – «anche un po’ di più», dice lei stessa – e sicuramente questa simpatica e gioviale signora ha qualcosa di speciale. «Ho cominciato a giocare a tennis a 11 anni; mio padre aveva fatto ricavare nel nostro giardino un campo da tennis e ho cominciato a giocare lì; poi ho sempre continuato a farlo … anzi ho dovuto fermarmi per due anni perché ho avuto dei problemi alla caviglia, ma ora ho ripreso e mi alleno con piacere». Un altro particolare simpatico è che il suo “personal trainer” è Davide Crepaz, 14 anni, appena concluse le medie e futuro liceale a Feltre; anche lui gioca a tennis fin da piccolo ed ha accettato con responsabilità questo ruolo di “allenatore”. Attento, paziente, “professionale” (non si distrae assolutamente), Davide ha conquistato, quest’anno, la signora Mazzuccato.
La simpatica novantatreenne è conosciuta a Fiera di Primiero poiché, la sua famiglia, anche se di Padova, ha sempre avuto a che fare con il Primiero e infatti era proprietaria di case, ma anche di terreni sui quali sono poi nati i due storici campi in terra rossa di Primiero. La signora Gabriella quindi fin dall’età di due anni ha sempre trascorso le sue vacanze a Fiera. Sposatasi con un magistrato è andata a vivere a Venezia, dove nei campi da tennis del Lido ha coltivato con successo la sua passione, contagiando le sue figlie, delle quali una, a 73 anni, gioca regolarmente a tennis, sempre a Fiera di Primiero. «Dopo la morte di mio marito – dice la signora – sto più volentieri a Fiera che a Venezia; mi è sempre piaciuto il suo clima, ma anche le sue montagne e, specie in estate, la possibilità di fare lunghe passeggiate. Poi, affacciarmi alla finestra di casa e vedere questi campi in terra rossa … cosa vuoi di più!».