Flai: «In agricoltura sarà attivata la rete del lavoro di qualità»
TRENTO. Nel settore dell’’agricoltura, la Flai del Trentino lancia l’allarme: «Serve massima attenzione e responsabilità da parte di tutti. Entro l'anno, necessario attivare la rete del lavoro di...
TRENTO. Nel settore dell’’agricoltura, la Flai del Trentino lancia l’allarme: «Serve massima attenzione e responsabilità da parte di tutti. Entro l'anno, necessario attivare la rete del lavoro di qualità». Genera preoccupazione nel sindacato l'accertamento di nuovi casi di sfruttamento del lavoro in agricoltura. «Nell'ultimo anno l'azione ispettiva dell'Inps ha portato all'emersione di diverse situazioni di irregolarità e di lavoro nero che ci preoccupano moltissimo – ammette Maurizio Zabbeni, segretario provinciale della Flai -. E' il segnale che qualcosa non funziona anche nel nostro territorio. Il ripetersi di questi casi, infatti, impone di aumentare l'attenzione. Diamo atto all'Istituto di aver svolto in questi mesi un'azione capillare per mettere allo scoperto condizioni di irregolarità che non devono trovare nessuna giustificazione». E' compito di tutti, però, assumersi responsabilità di fronte a queste situazioni. «Ci sono evidentemente realtà che pensano di essere competitive sul mercato giocando sulla pelle dei lavoratori. Non è ammissibile. Nell'ambito delle misure di prevenzione delle irregolarità partirà in Trentino, entro la fine dell'anno, il nuovo ente bilaterale dell'agricoltura che potrà essere uno strumento a servizio della nuova rete del lavoro di qualità, che dovrà essere necessariamente attivata anche in provincia di Trento. Si tratta di una misura prevista dalla legge di contrasto al caporalato che solo pochissime realtà territoriali stanno attuando. «L'ente bilaterale avrà il compito anche di promuovere la creazione di una cabina di regia per organizzare un presidio capillare sul territorio e prevenire forme di irregolarità», spiega Zabbeni.