Festival al gran finale: è il giorno di Romano Prodi

Il premier torna in città, intervistato da de Bortoli: bilancio di un anno di governo


Gianpaolo Tessari


TRENTO. Circostanza particolare. Il governo ha appena compiuto un anno e, a Trento, il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro per l’attuazione del programma Giulio Santagata rispondono alle domande degli economisti sul lavoro svolto. Un’occasione per parlare non solo dell’economia italiana ma anche dei cambiamenti in corso sullo scenario globale e dei progetti futuri. Una conclusione ai massimi livelli (Auditorium Santa Chiara, alle 12) per la seconda edizione del Festival dell’Economia.

Lo scorso anno, per la vernice della kermesse trentina, Prodi non era riuscito a trovare uno spazio nella propria agenda a pochi giorni dall’insediamento a Palazzo Chigi. Al Festival, in città, aveva fatto la sua prima uscita pubblica il ministro delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa cui tutti i giornali nazionali avevano dedicato gran titoloni nonostante dal palco del Santa Chiara avesse parlato solo nelle vesti di professore di economia, titolo con in quale era stato invitato ben prima fosse chiamato al governo da Prodi. Il premier, per la verità, si era fatto “perdonare” dai trentini poche settimane più tardi, visto che nell’agosto successivo non aveva voluto mancare alla consegna del premio Degasperi ad Azeglio Ciampi, presente l’allora neo eletto presidente della Repubblica Napolitano. Le foto di quella ricorrenza con in città due presidenti della Repubblica ed il premier nelle stesse ore sono entrate nella storia della città.

Del resto Romano Prodi con il Trentino, ma anche con l’Alto Adige, ha un rapporto di consuetudine e di simpatia con pochi eguali: tra Bolzano (dove ricevette in dono nella sede del nostro giornale una maglietta da ciclista) Mezzolombardo e Trento il professore ha aperto nella primavera del 2006 la sua campagna elettorale con il pullman giallo. A Trento ha fatto ritorno nell’agosto successivo per omaggiare Ciampi e a Bolzano è tornato sul finire dello scorso inverno per discutere con Dellai e Durnwalder sul futuro dell’autonomia.

Questa mattina sarà suo il suggello politico del Festival anche se la finale vera e propria spetterà questa sera al premio Nobel Gary Becher. Con Prodi si parlerà al 90 per cento di temi economici, lasciando in secondo piano (almeno sul palco del Santa Chiara dove verrà intervistato dal direttore del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli) la politica. Del resto la bufera sull’affaire Visco aveva persino fatto temere che il presidente del Consiglio potesse dare forfait in città, poi la schiarita ed il mancato voto di fiducia sul tema, hanno fatto sciogliere ogni dubbio allo staff del presidente. Prodi è atteso in città non molto prima delle 12 e dovrebbe ripartire subito dopo la fine dell’appuntamento pubblico.













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