Falsi venditori di Trenta in azione: truffe a raffica
La denuncia della società: i malviventi copiano il numero di bollette e contatori per sottoscrivere nuovi contratti a nome degli ignari clienti. Decine i casi
TRENTO. Entrano nelle case, presentandosi come personale della Trenta, e con scuse di vario genere si fanno mostrare le bollette o accompagnare al contatore. A quel punto hanno quello che gli serve, nome dell’utente e codice relativo: mettendoli insieme, sottoscrivono un nuovo contratto con una diversa compagnia. Il tutto, naturalmente, all’insaputa del cliente, che si trova a transitare da un società all’altra senza avere dato il proprio consenso. Truffe come questa si stanno moltiplicando nelle ultime settimane in Trentino, dopo avere imperversato nel resto d’Italia, richiamando l’attenzione anche delle “Iene” su Italia 1, che al caso hanno dedicato diversi servizi-denuncia.
L’allarme, su scala provinciale, arriva dalla stessa Trenta, che parla di decine di casi e invita i propri clienti a tenere gli occhi aperti. Alcuni, però, sono più vulnerabili di altri, come le persone anziane. In una palazzina di via Gocciadoro i truffatori si sono presentati in quattro: uno restava all’ingresso di ciascun appartamento, mentre gli altri tre circolavano all’interno in cerca delle informazioni di cui avevano bisogno. Tra gli espedienti più utilizzati, quello di parlare di verifiche legate alla tassazione, per creare una situazione di disagio psicologico e di ansia. Una volta stipulato il contratto, i cittadini hanno dieci giorni per disdirlo se vogliono evitare di diventare utenti della nuova società. Si tratta anche di grandi compagnie, che spesso si difenderebbero scaricando la responsabilità sui procacciatori di affari ai quali hanno esternalizzato il servizio. In altri casi i malviventi vendono apparecchi di sicurezza per il gas, dopo avere definito quelli esistenti non sicuri, chiedendo però il pagamento seduta stante di 200 euro. “Trenta è già in possesso di tutti i dati relativi ai clienti e il cittadino non è quindi obbligato a mostrare le proprie bollette che contengono dati personali e informazioni sulla sfera privata”, avvisa la società. In ogni caso è meglio esigere di visionare il tesserino di riconoscimento degli agenti, i cui volti sono ritratti anche sul sito www.trenta.it o chiamare il numero gratuito 800.990078.