Durnwalder «elimina» cappuccino e brioche
Il governatore altoatesino: d’ora in poi gli assessori durante le riunioni di giunta se li pagheranno di tasca propria
BOLZANO. Contrordine: cappuccino e brioche se li pagheranno gli assessori di tasca propria. Parola del governatore altoatesino Luis Dunrwalder. In tema di costi della politica, da un po’ di tempo in Alto Adige si era dibattuto se, durante le riunioni della giunta provinciale, fosse politicamente corretto che i generi di conforto per i break li dovesse pagare il contribuente. Complice anche un’inchiesta della Corte dei conti, che aveva passato al vaglio le spese del governatore con il suo fondo riservato, la questione era finita sui giornali. Da ultimo il tema delle brioches era stato al centro anche di uno scambio di una schermaglia all’interno del Pd, con il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che, rispondendo al vicepresidente della giunta Christian Tommasini che lo aveva aveva criticato per alcune scelte sulle finanze comunali, aveva esclamato «Tommasini farebbe meglio a pensare alle brioches».
Durnwalder, sino ad oggi, si era sempre detto dell’avviso che le ’vettovagliè consumate durante le sedute dovessero essere messe a disposizione dalla mano pubblica «come le penne biro e la carta per prendere appunti». Ora però Durnwalder ha deciso di tornare sulle sue decisioni: sarà costituita una piccola cassa, nella quale ogni assessore verserà qualche decina di euro ed alla quale si attingerà al momento di pagare il conto.