TRENTO. Quando la spaccatura stava diventando una voragine, il candidato "naturale" Vittorio Fravezzi ha fatto un passo indietro e ha suggerito come calumet della pace la mediazione di Flavia Fontana, consigliere comunale a Trento, già dirigente Inps, volto noto su Rttr e già presidente del parlamentino dell'Upt ai suoi albori. Lo scontro, com'era prevedibile, è avvenuto con la corrente grisentiana che si è presentata piuttosto agguerrita all'assemblea per la definizione di un'intesa.

Sul piatto è stato buttato anche il giovane presidente di Comunità Migazzi, pur di mettere in difficoltà il segretario uscente Fravezzi. Il quale ha preferito evitare spaccature interne, togliendosi dal palcoscenico e proponendo Fontana. «Ha esperienza, tempo e capacità di grande mediazione ed equilibrio» dice di lei Fravezzi. E' arrivata la convergenza, su di lei, anche dei grisentiani

Ma lo sforzo di avere una condivisione e unità all'interno del partito è stata in parte scombussolata dalla vera novità di ieri e cioè la candidatura di Eleonora Angeli, anche lei cosigliere comunale di Trento. E' decisa a svolgere fino in fondo il ruolo di battitrice libera Eleonora Angeli, 34 anni, dipendente dell'Azienda sanitaria (servizio formazione) e consigliera comunale a Trento.

Da sempre si porta dietro l'etichetta di «grisentiana», ma dopo 7 anni di vita nel partito si è accreditata piuttosto come un battitore libero: «La mia - spiega Angeli - è una candidatura che non nasce da nessuna corrente, ma per dare un contributo al partito. Con Flavia Fontana sarà un confronto tra due generazioni». «Io sono per un partito più snello, senza commissioni ingessate, più aperto al confronto con la comunità anche attraverso le nuove tecnologie. Dovremo costruire un'agenda politica a temi su cui coinvolgere via via una squadra di persone». Donne al potere, dunque, nell'Upt. Ma ci si chiede, legittimamente, come saranno gestiti i "veri" poteri forti all'interno, nella stagione in cui si pianifica il post Dellai.