«Dall’ex stazione corriere via al rilancio del centro»

Il disegno strategico del sindaco Andrea Miorandi per riqualificare la città creando sistema tra via Paoli-corso Bettini e il Follone con il centro storico


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Dall’assegnazione dei lavori per la ristrutturazione dell’ex stazione delle autocorriere il sindaco Andrea Miorandi si attende «un effetto domino positivo» che riguarderà gran parte della città. Perché «il comparto ex autocorriere è baricentrico tra via Paoli-via Paganini-corso Bettini (e quindi il Mart) e via Fontana-il Follone (con il centro storico). Ora con la presentazione del progetto vincitore che contiamo di presentare prima di Natale c’è una grande opportunità per la messa a sistema tra due zone strategiche della città».

Due zone divise dalla cesura rappresentata da corso Rosmini ma che l’amministrazione comunale vuole “far dialogare”, vuole mettere a sistema con una collaborazione pubblico-privato come rappresenta il bando di concorso per l’ex stazione autocorriere. Il sindaco parte proprio dalla ristrutturazione del comparto tra corso Rosmini-largo Posta-via Don Rossaro (oltre all’ex Atesina anche palazzo Balista della Cassa rurale) per arrivare ad un disegno complessivo che riguarda proprio lo sviluppo urbanistico e commerciale di gran parte del centro. «Al Follone stiamo ricavando 140 nuovi parcheggi, mentre altri sono previsti negli interrati dei due edifici di corso Rosmini. E su corso Rosmini sono previsti anche una grande piazza, un giardino, spazi verdi... Bene: questo ci induce come amministrazione a mettere mano a via Paganini e magari a corso Bettini creando così’ un disegno complessivo che poi è destinato a proseguire verso via Fontana fino ad arrivare al Follone. Questo - è l’idea del sindaco Miorandi - consente di ragionare ad un forte polo di attrazione commerciale come via Paoli per legarlo al sistema parcheggio Follone: ecco che così si pensa ad una nuova cicuitazione pedonale-commerciale attraverso via Fontana e poi il centro storico».

Insomma palazzo Balista (pensato dalla precedente amministrazione) ha avuto un effetto traino sull’ex stazione autocorriere accelerando il bando di concorso con un nuovo rapporto pubblico/privato «che permette di muovere la città, di mettere a sistema luoghi scollegati da barriere fisiche come corso Rosmini. Il mio augurio è che vinca il progetto che sappia cogliere questo sviluppo di città e che chiamerà l’amministrazione comu nale a fare delle scelte di riqualificazione» afferma il sindaco.

Scelte che arriveranno, con la realizzazione dei nuovi parcheggi a corona del centro, «attraverso un percorso chiaro e partecipato all’allargamento della zona a traffico limitato: solo così si può spendere l’unicità del centro storico e rilanciare l’economia». Allargamento della Ztl significa la riqualificazione di piazza Damiano Chiesa con la chiusura al transito delle auto. Auto che non dovrebbero più poter nemmeno entrare da via Dante in direzione di via Tartarotti e quindi anche via Carducci si troverebbe senza macchine.

E un ultimo dettaglio, il sindaco Andrea Miorandi vuole sottolineare al di là delle scelte dell’amministrazione comunale. «Investire 30 milioni di denari privati, tra ex stazione autocorriere e palazzo Balsita, vuol dire che a Rovereto ci sono imprenditori disposti ad investire, che credono in questa città che non è una città morta. Questo, soprattutto in un periodo difficile, è un segnale positivo che fa ben sperare per il futuro».

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