Colpo di scena all’assemblea Apt è Berteotti il nuovo presidente

Il suo nome era uscito dal gruppo di lavoro ristretto mercoledì sera e ha messo tutti d’accordo Eletto all’unanimità assieme ad un consiglio di amministrazione tutto al maschile e senza sindaci


di Luca Marsilli


ROVERETO. In un clima di buonismo mellifluo quasi imbarazzante, è toccato ad Enrica Bettini, appena decaduta da presidente, dire con chiara gentilezza come stavano le cose: «Abbiamo fatto bene, si poteva fare di più. E si sarebbe potuto fare di più se tutti avessero lavorato per fare, mentre molti hanno lavorato per impedire di fare».

L’Apt della Vallagarina ha chiuso ieri con l’assemblea dei soci una gestione travagliatissima e contestata. In cui spesso è stata tratteggiata come un carrozzone ingestibile ed ingestito. Nello stesso periodo in cui, malgrado la crisi e la diminuzione dei finanziamenti provinciali, le presenze negli alberghi sono aumentate del 25 per cento. L’assemblea ha incassato senza raccogliere: applauso e mazzo di fiori alla ormai ex presidente, approvazione all’unanimità del bilancio e avanti con lo scavo.

La partita, dopo quasi due ore dedicate ad una lettura del bilancio e agli interventi di rito sulla ritrovata unità di intenti e sulle radiose potenzialità del turismo lagarino, si è spostata sulle nomine di presidente e consiglio direttivo. E a sorpresa le diverse anime dell’assemblea sociale sono arrivate, mercoledì sera, a definire una proprosta unanime e condivisa. Il nuovo presidente è Germano Berteotti. Avvocato ma anche da tempo promotore della Vallagarina a livello nazionale. Persona di entusiasmo costruttivo e incrollabile, è stato visto e presentato come l’uomo giusto per fare da collante tra le diverse anime dell’azienda e tra l’azienda stessa ed il territorio. Con un innesto di credibilità e concretezza che si spesa possa essere apprezzato anche dagli operatori, perchè se una cosa è sicura (e ancora una volta, è toccato ad Enrica Bettini sottolinearla) è che senza un contributo, in soldi e non in pacche sulle spalle e applausi di commiato, molto più significativo da parte dei privati, l’Apt non andrà da nessuna parte.

Comunque sia, Berteotti, presentato da Succi, è stato accolto con unanimi attestati di stima. Candidato unico, ha ricevuto il plenum dei voti disponibili anche nel segreto dell’urna, e scontato non era per niente. Lo stesso vale per il nuovo Cda, messo assieme col bilancino per rappresentare tutte le categorie e tutte le aree territoriali. Lavoro da farmacista che ha portato a candidare Gianpaolo Daicampi in rappresentanza dei sindaci, Riccardo Angheben per Confesercenti, Flavio Bianchi per le pro loco ed il volontariato turistico, Alberto Girardelli per gli impiantisti, Leonardo Mancino per gli artigiani, Mauro Nardelli per gli albergatori, Rudi Pasquali per l’Unione Commercio e Graziano Risi per il mondo sportivo. Otto candidati per otto posti, sono stati votati quasi all’unanimità tutti, e comunque senza scostamenti significativi. Una sola nota critica, portata in aula da Chiara Comper: non ci sono nè una donna nè un sindaco.

Resta da dire del “convitato di pietra”, Giulio Prosser. Fino a pochi giorni fa presidente in pectore e poi bruciato. Membro del Cda uscente, ieri non si è nemmeno presentato e per il consorzio RoveretoInCentro non c’era nessuno. Come non ci sarà nessuno nel Cda. Ricucire lo strappo è forse la prima grana per Berteotti.

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