Cinesi «esclusi», ci pensa la Provincia

Progetto da 300 mila euro per aiutare i giovani in difficoltà ad Hangzhou


Luca Petermaier


TRENTO. La Cina non è mai stata così vicina al Trentino come di questi tempi. Certo, i soldi aiutano molto i rapporti di «fratellanza», soprattutto quando giungono non richiesti e abbondanti. E' il caso del (singolare) progetto di solidarietà promosso dalla Provincia nella lontana regione dello Zhejiang: 300 mila euro per realizzare un centro di aggregazione giovanile.
Secondo i programmi contenuti nel documento "In rete con il mondo" approvato dalla giunta provinciale il 22 dicembre 2009, l'Amministrazione intende attuare direttamente interventi di solidarietà volti alla promozione sociale e allo sviluppo. Lo scopo - recita la determinazione numero 174 del dirigente del Servizio Emigrazione e solidarietà internazionale - «è quello di sostenere la cultura della solidarietà promuovendo la pace, i diritti umani, il multiculturalismo e la valorizzazione delle diversità, la cooperazione e la convivenza tra i popoli».
L'ultimo progetto solidale pensato da Piazza Dante guarda molto lontano, ad est, nella Repubblica popolare cinese. Siamo ad Hangzhou che è la capitale della Provincia dello Zhejiang, situata 180 chilometri a sud-ovest di Shanghai. Per la maggior parte di noi Hangzhou è un luogo sconosciuto, ma in realtà - sostiene la Provincia - si tratta di una cittadina «in rapida crescita sulla quale convergono masse di studenti e ancor più di giovani lavoratori dalle campagne e dalle province limitrofi del Jiangxi e Anhui».
La scuola - scrive il dirigente - attira decine di migliaia di giovani. Sono numerosi però i giovani che, pur continuando a vivere in città, non frequentano più la scuola: si tratta di ragazzi emarginati o immigrati che rischiano di rimanere esclusi da realistiche prospettive di sviluppo, oltre ad incappare nei pericoli legati alla piccola delinquenza, droga, gioco d'azzardo e sfruttamento sessuale».
Ecco che per venire incontro ai problemi di socialità degli adolescenti cinesi, la Provincia ha deciso di scendere in campo con un impegno economico notevole, che balza ancor più agli occhi oggi che il bilancio di Piazza Dante nonè più extra large. Perché proprio la lontana Hangzhou e non, mettiamo, un povero pasino africano? La capitale dello Zhejiang è stata scelta per il suo legame storico e culturale con il Trentino, un legame che trova il suo tramite nella figura storica del gesuita e geografo Martino Martini, partito da Trento a metà del 1600 e morto proprio ad Hangzhou dopo aver istaurato con quella città uno stretto legame.
Dunque lo stanziamento di 300 mila euro sarà assegnato ad un'associazione di volontariato internazionale con lo scopo di elaborare un progetto all'altezza di cotanto impegno economico.













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