Cattolici in cerca di coerenza

Paola Binetti alla serata del Movimento per la vita



TRENTO. Coerenza in politica? C’è chi la cerca, chi la auspica, chi ci si impegna, chi la ignora... ciascuno con il proprio personalissimo metro di giudizio. Ma per il politico cattolico la questione è molto più tosta.
 Di questo s’è parlato ieri sera, nell’incontro ai Salesiani organizzato dal Movimento per la vita. Titolo impegnativo, “I cattolici e la politica”, tanto più considerati i temi sui quali coniugare la dottrina della chiesa e l’impostazione laica dello Stato diventa sempre più difficile. Non serve scomodare l’aborto (intramontabile argomento di scontro o, per dirla con più garbo, di impegnativo confronto), basta pensare alle biotecnologie o alle coppie di fatto.
 
Ospite d’onore, la senatrice Paola Binetti (“indisciplinata” dell’Unione), accanto a Pino Morandini (Movimento per la vita) e a Walter Viola (Forza Italia). Ai relatori sono state poste due domande “comuni”. La prima: è vantaggioso o no presentarsi come politici cattolici? La seconda: sui temi di attualità (bioetica, vita e scienza, biologia, etica e morale) è possibile per un cattolico avere una posizione diversa da quella della chiesa?

 Affini le risposte, orientate su livelli filosofici generali. Bando alle etichette, è stato risposto alla prima domanda, comunque costrittive e anguste. Binetti (principi condivisi dagli altri ospiti) ha individuato tre sfide: la coerenza personale, appunto (come esercizio di virtù reali); la coerenza sui contenuti concreti; l’attenzione alla relazione, al rapporto con il territorio al pari della ricerca di dialogo anche con gli altri schieramenti. Quanto all’etica: Binetti ha richiamato quella della competenza (tutti devono studiare di più); Morandini ha posto il grande quesito “chi è l’uomo?” che assume valenza privata ma anche pubblica; Viola si è chiesto se la scelta debba essere motivata razionalmente o se sia sufficiente appellarsi al magistero.
 Riflessione complessa e difficile su cui fare sintesi. Quanto alle questioni che inquietano la politica e la società, le risposte non hanno sorpreso. Binetti ha ribadito che i generi sono due, ben identificati e che la famiglia si fonda sull’incontro tra quei due generi. Morandini ha difeso la vita fin dal suo concepimento, Viola ha rilanciato il tema della sussidiarietà ponendo al centro dell’agire politico la persona. Infine, la famiglia: nessun governo, ha sottolineato Binetti, potrà prescindere dalle scelte per la famiglia. (m.d.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano