Canelli, i volontari trentini rinnovano l’amicizia
La delegazione guidata da Cappelletti ha partecipato alla festa di San Martino I vigili del fuoco ricordano gli aiuti prestati nell’alluvione del 1994
TRENTO. Emozione, amicizia, stupore è quello che hanno vissuto i tanti trentini lo scorso fine settimana alla Fiera regionale del Tartufo e alla Festa di San Martin, svoltasi a Canelli. Il feeling di Trento con la cittadina astigiana (10 mila abitanti) è iniziato 23 anni fa, quando, l’alluvione l’ha distrutta ed in soccorso sono subito arrivati i vigili del fuoco di alcune località del Trentino. Da allora i rapporti sono sempre stati mantenuti da Sergio Cappelletti, allora ispettore distrettuale dei vigili del fuoco volontari e commendatore di Sopramonte, diventato cittadino onorario di Canelli e presidente del Comitato Amici di Canelli. Nella mattinata di sabato ha preso parte ad un convegno su: “Riflessioni sui vigili del fuoco volontari in Piemonte: involuzione o rilancio?” al quale hanno aderito gli onorevoli Lorenzo Dellai e Lucio Malan, il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’ex ministro Sergio Zamberletti. Nel pomeriggio, il gemellaggio fra Canelli e Trento, in ricordo del prezioso sostegno che i trentini offrirono nell’alluvione del ’94, è iniziato con l’inaugurazione della mostra fotografica che ricorda proprio quegli eventi distruttivi e gli aiuti ricevuti e altra inaugurazione, quella della ristrutturata scuola dell’infanzia Fondazione Specchio dei Tempi. Al calar del sole, in piazza Cavour c’è stata l’accensione dell’albero di Natale, un abete di 13 metri, tagliato nella circoscrizione del Bondone, offerto da Camillo Pedrotti e dall’associazione Amici di Canelli. Sergio Cappelletti ha ricordato: «Quella dell’invio del pino dal Trentino in occasione del Natale è una ricorrenza che si ripete da 15 anni. Gli alberi arrivati negli anni scorsi, sono piantati in alcuni punti della città, nel segno della nostra amicizia che si rinnova».
Il sindaco di Canelli e presidente della provincia di Asti, Marco Gabusi, ha puntualizzato: «L’abbiamo battezzato l’albero del volontariato, per questo, oltre a ricordarlo per le tante braccia giunte da noi per spalare fango, lo abbiamo addobbato con i loghi delle onlus canellesi». Cerimonia ravvivata dal coro Stella del Cornet di Ravina Romagnano diretto dal maestro Luigi Forti, presieduto da Mario Santini e presentato da Fiorella Casagranda che lo ha visto, nella due giorni, esibirsi in più luoghi e slarghi con oltre 40 canzoni, strappando ovunque l’applauso e gli apprezzamenti ma in particolare al concerto del sabato sera nella chiesa di San Tommaso. Prima dei canti, i vigili del fuoco volontari di Villazzano hanno dato dimostrazione di come s’interviene in caso di alcuni tipi di incendio che possono essere anche domestici. (g.m.)