Campo da calcio a Candriai Comune verso il dietrofront 

Stop dalle circoscrizioni del Bondone e di Sardagna: «La pianificazione dell’area va concertata». Quasi 1200 firme alla petizione on line. Lunedì la giunta decide



BONDONE. Sulle falde del Bondone, da Sopramonte a Sardagna, è bocciatura su tutta la linea per la proposta del consigliere comunale delegato Dario Maestranzi di riqualificare il campetto da calcio di Candriai, che si trova nel parco, tanto da trasformarlo in un vero e proprio manto verde adatto per le società calcistiche fino alla prima categoria ma anche per quelle di rugby e football americano. Il “plenum”, la consulta delle circoscrizioni del Bondone e di Sardagna riunite l’altra sera in seduta congiunta, ha acceso il semaforo rosso. E anche la giunta comunale tentenna, per quanto abbia già messo a bilancio la spesa per la riqualificazione dell’area (250mila euro). “A tempi brevissimi prenderemo una decisione, stiamo riflettendo”, si limita a dire l’assessore ai lavori pubblici e bilancio Italo Gilmozzi. Intanto, la petizione “No! Al campo da calcio in Candriai, sulla piattaforma change.org, ieri, fino al primo pomeriggio, aveva già raccolto 1165 firme, in crescita esponenziale, minuto dopo minuto. In un documento di neanche una paginetta, la Consulta, rappresentata dai presidenti di circoscrizione Domenico Fadanelli (Bondone) e Alberto Pedrotti (Sardagna) e dagli otto consiglieri dei due sobborghi, “conferma l’assoluta contrarietà al progetto da realizzarsi al parco di Candriai”. Peraltro, è scritto, “si desidera che l’area venga rivalutata a seguito di una pianificazione (che potrebbe essere contenuta nel masterplan) largamente condivisa e concertata dagli enti e dalle comunità del territorio del Bondone”. Più avanti, nero su bianco, si calca ancor più la mano. “Si pretende l’immediata sospensione dell’opera a costo di togliere l’importo stanziato per l’area e indirizzarlo altrove”, è sottolineato. A seguire, le considerazioni più squisitamente politiche. “Ci si aspetta un’inversione di tendenza nei rapporti tra le circoscrizioni e l’amministrazione centrale visto che, al momento – va avanti la riflessione della Consulta - non viene dato il giusto peso a quanto portato avanti dalle circoscrizioni. Se sarà data ulteriore testimonianza di non ascoltare i rappresentanti dei territori – conclude il j’accuse – sindaco e consiglio comunale saranno invitati a fare una seria riflessione sulla necessità dell’esistenza delle circoscrizioni”. L’assessore Gilmozzi, pur non sbilanciandosi, manifesta che qualche dubbio sulla realizzazione dell’opera effettivamente c’è. “Stiamo riflettendo – afferma – Lunedì in giunta prenderemo una decisione definitiva. Quindi, a tempi brevissimi, nel giro di qualche giorno. Anche perché, si decidesse per il sì, la gara di appalto per dare poi il via ai lavori di riqualificazione dell’area dovrebbe essere indetta entro fine anno”. Se non è una marcia indietro poco ci manca. I tempi sono strettissimi. E poi, fosse semaforo verde all’opera, ci si metterebbe contro tutto il Bondone. L’impressione, anche di più, è che quei 250mila euro messi a bilancio prenderanno a breve un’altra strada. (pa.pi.)













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