Attentato anarchico collegamento trentino
Nella lettera di rivendicazione di Genova «copiato» un pezzo del dossier su Finmeccanica e Rovereto. Il questore: «Ogni indizio analizzato»
TRENTO. Il collegamento è in un «copia-incolla» ma è giudicato importante dagli investigatori. Un collegamento che unirebbe la gambizzazione di Roberto Adinolfi (Ansaldo nucleare) rivendicata dal Fronte Anarchico Informale e gli anarchici trentini. Di più: il passaggio sarebbe fra l’Ansaldo e «Manifattura Domani» con il timore - che ha trovato spazio sui giornali nazionali - che ci possano essere anche in provincia attentati e agguati.
Questo il quadro a tinte fosche che viene dipinto e che rimbalza di sito in sito. Tutto parte dall’analisi della lettere di rivendicazione firmata dal Fai e fatta recapitare al Corriere della Sera. È una lettera lunga e articolata quella del «nucleo Olga» con una parte centrale che sarebbe stata copiata da uno scritto trentino. Si tratta di «Finmeccanica a Rovereto - Una piovra artificiale» divulgata da «Rompete le righe edizioni». Il pezzo di “copia e incolla” riguarda la galassia Finmeccanica la cui ricostruzione fatta dal Fai sarebbe la stessa - errori di ortografia compresi - di quella scritta in trentino. Una vicinanza che sarebbe giudicata importantissima da chi segue le indagini sulla gambizzazione di Adinolfi. Le ragioni le spiega il Messaggero di ieri. Nelle 34 pagine del libretto su Finmeccanica a Rovereto vengono elencati una serie di enti e fondazioni che sembrano prendere la forme dei possibili obiettivi. Si parla quindi di «Manifattura Domani» (che è sorta sulle ceneri della storica Manifattura tabacchi di Rovereto), ma anche della Fondazione Bruno Kessler, di Trento Rise (ossia research innovation & education system), l’Eledia group e anche l’Università che collabora con Finmeccanica attraverso il dipartimento di ingegneria e scienze informatiche. Un elenco che appare essere quello dei possibili nemici. Ma si tratta di una tesi tutta la provare.
Molto cauto sulla questione Giorgio Iacobone, il questore di Trento. «Ciò che è avvenuto a Genova - spiega - è molto grave e quindi ogni indizio, ogni traccia deve essere analizzata con la dovuta attenzione e cautela. Probabilmente è presto per parlare di collegamenti ma le indagini su quanto avvenuto non sono, naturalmente nostre. Quello che mi sembra opportuno ricordare che in casi di simile gravità nulla va trascurato e ogni spunto deve essere attentamente analizzato dagli investigatori».
Dunque il quadro della situazione non appare ancora molto chiaro e il primo elemento che è emerso dopo la lettera di rivendicazione è questo collegamento con Trento. Un collegamento che dovrà quindi essere letto con attenzione e con altrettanta attenzione dovrà essere valutato anche perché allo stato non pare che ci siano stati dei contatti diretti fra il Fai e il gruppo anarchico che da anni opera in provincia.
È anche per questo che le pagine della rivendicazione, scritte senza nessun a capo e nella quale vengono ipotizzate altre possibili azioni terroristiche, sono passate al microscopio per cercare di leggere qualcosa in più oltre a quello che le parole dicono.
Il punto di partenza di tutto questo lavoro è che per gli investigatori la rivendicazione è «assolutamente credibile». A che cosa questo potrà portare, difficile dirlo. Ma le ultime righe della lettera indirizzata al Corriere sono inquietanti. «Nelle nostre prossime azioni, il nome degli altri fratelli greci, un’azione per ognuno di loro. Con il ferimento di Adinolfi proponiamo una campagna di lotta contro Finmeccanica piovra assassina».
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