Arriva Renzi e il Pd litiga sulle fermate 

A sorpresa, oltre a Rovereto, il segretario oggi sarà (con Zeni) al bici grill di Faedo. Braccio di ferro con il collega Olivi


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Il treno di Matteo Renzi oggi in Trentino farà una fermata in più oltre a quella di Rovereto. Il capoluogo? No, Mezzocorona, per andare poi al Bicigrill di Faedo. Il programma della visita ferroviaria del segretario del Pd è arrivato nelle redazioni solo nel tardo pomeriggio, dopo un pomeriggio all’insegna del nervosismo e dell’aggiustamento in corsa, termine azzeccato trattandosi di un treno. La tappa nella piana Rotaliana, per qualche lungo quarto d’ora, sembrava aver scalzato quella lagarina, alla Meccatronica, ma nel tardo pomeriggio si arrivava alla mediazione, con due fermate al posto di una sola: dietro le quinte della compilazione del programma del convoglio renziano si sarebbe consumato ieri un braccio di ferro tra i due cavalli di razza del Pd: ovvero tra Alessandro Olivi, roveretano e referente per il settore industriale della Provincia e Luca Zeni, uno dei pochi renziani doc di un certo livello che, sino a ieri pomeriggio, era rimasto al margine della visita di Matteo.

Per dirla tutta la novità del Bicigrill rotaliano era stata annunciata, ben prima del comunicato ufficiale del Pd, tramite una sventagliata di messaggi Whatsapp che sottolineavano la valenza del messaggio turistico di vedere un Renzi in bici su quelle ciclabili. Alla fine si trovava il compromesso: Olivi spiegherà a Renzi la bontà della ricerca che si fa a Meccatronica, già mostrate anche al laureando ad di Fiat, Marchionne. Più tardi Matteo pedalerà con Zeni, valido ciclista, che da assessore alla salute gli potrà spiegare il beneficio di una pedalata sulle nostre ciclabili. Morale, questo è il programma di massima di oggi: 14.30 arrivo alla stazione di Rovereto, visita a Meccatronica. Alle 16.00 ripartenza del treno per Mezzocorona. Alle 16.30 arrivo stazione di Mezzocorona e visita al Bike Break - Bicigrill, a Faedo. Alle18.00 ripartenza treno per Bolzano.

A parte l’aspetto più prettamente turistico, va detto che Renzi troverà in Trentino un Pd piuttosto freddino, con un gruppo di fedelissimi ridotto all’osso: i nomi dei big riconducibili all’ex premier in pratica sono quelli del già citato Luca Zeni, dell’assessore alla cultura del capoluogo Andrea Robol e della roveretana, membro della direzione nazionale, Elisa Filippi.

Proprio la Filippi, a sottolineare anche visivamente la sua vicinanza a Renzi, salirà sul treno già a Verona, in modo da poter scendere nella sua Rovereto a fianco del leader del partito: «Una cosa vorrei dire. Il fatto che Matteo non si fermi a Trento non è assolutamente da interpretare come uno sgarbo alla città ed al suo sindaco, ci mancherebbe altro. Tutto il tour ferroviario è volutamente centrato su piccole realtà, magari meno conosciute. Nel capoluogo Renzi ci è già stato molte volte» osserva Filippi. Con due elezioni in arrivo a stretto giro di posta, la visita e le scelte del leader hanno ovviamente anche una lettura politica.













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