Anche l’assessore Spinelli per l’addio a Dematté
Trento. Una folla composta ha voluto accompagnare per l’ultima volta, ieri nella cappella del cimitero di Trento, Michele Demattè, l’operaio di Unifarm deceduto sabato scorso probabilmente a causa di...
Trento. Una folla composta ha voluto accompagnare per l’ultima volta, ieri nella cappella del cimitero di Trento, Michele Demattè, l’operaio di Unifarm deceduto sabato scorso probabilmente a causa di un colpo di calore. Accanto ai vertici dell’azienda al completo - il presidente, Luca Collareta, i vicepresidenti Andrea Danelutti Morelli e Paolo Cainelli, l’amministratore delegato Duilio Sgorbani - c’era anche l’assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli, che ha salutato i familiari di Demattè, il fratello Stefano con la moglie Cristina, e ha portato loro il cordoglio di tutta la giunta provinciale.
E poi c’erano molti amici e colleghi di lavoro di Michele. Molti occhi lucidi, nessuna voglia di parlare e di commentare. Solo una presenza affettuosa, per stringersi attorno ai familiari e ai conoscenti del loro collega. Gli altri, quelli rimasti in azienda, ieri alle 15 - esattamente alla stessa ora di inizio delle esequie - hanno sospeso il lavoro per un minuto di silenzio: una forma di partecipazione commossa e sentita al dolore della famiglia e di quanti hanno conosciuto e voluto bene all’uomo scomparso.
«Era una persona buona e mite, di carattere schivo, che si è distinta per l’apertura verso tutti» ha commentato il parroco nella sua omelia, tratteggiando la figura dell’uomo.
I presenti hanno seguito la cerimonia di addio con estrema compostezza, trattenendo il dolore per una scomparsa improvvisa, che lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che hanno voluto bene all’uomo.
Intanto l'autopsia dell'ospedale Santa Chiara ha confermato che Michele Demattè è morto per un colpo di calore, anche se per il momento non è stata aperta alcuna inchiesta.
L’uomo, 57 anni, si è sentito male all’improvviso nella serata di venerdì, al termine del suo turno di lavoro ed è stato trovato privo di sensi a terra con una temperatura corporea superiore ai 42 gradi.
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato un collega, che ha visto l’auto di Michele Demattè ancora parcheggiata nel piazzale dell’azienda ben dopo l’orario di fine turno. Dato l’allarme, Demattè è stato trovato privo di conoscenza. Subito soccorso e portato in ospedale, ha cessato di vivere neanche 24 ore dopo. Michele Demattè era un operaio di Unifarm da una decina d’anni, nella divisione Home Care.