Temperature roventi, l’allarme dei sindacati: «Sopra i 35° cantiere fermo»
Fillea e Feneal: nell’edilizia aumentano i rischi di infortuni e malori
TRENTO. L'edilizia è tra i comparti più esposti a rischio calore. E l'innalzamento delle temperature in questi giorni mette in allerta i sindacati delle costruzioni. Fillea Cgil e Feneal Uil ricordano in una nota che anche a fronte di temperature percepite sopra i 35° l'attività può essere ridotta o sospesa facendo ricorso alla cassa integrazione ordinaria per eventi meteo estremi.
"Lavorare nei cantieri stradali, sui ponteggi, sotto il sole cocente è un rischio enorme per la salute e la sicurezza degli operai - sottolineano i segretari provinciali delle due sigle Giampaolo Mastrogiuseppe e Matteo Salvetti -. Con le alte temperature infatti aumenta il rischio di farsi male, anche a seguito di malori. Per questa ragione ricordiamo che con temperature sopra i 35° le aziende possono ricorrere alla cassa integrazione, facendone richiesta all'Inps".
“In queste giornate – aggiungono i sindacalisti – stiamo svolgendo azioni di informazione sui cantieri e a brevissimo verrà diffusa anche una circolari di Centrofor perché tutti gli operai siano consapevoli dei rischi che corrono, quali sono le buone pratiche da mettere in atto e anche quali sono i loro diritti". Fillea e Feneal ricordano che la soglia dei 35° è considerata da Inps non solo per le temperature reali, ma anche percepite, nel caso di particolari lavorazioni. Tra queste "i lavori di stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all'aperto che richiedono indumenti di protezione, ma anche tutte le fasi lavorative che, in generale, avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l'utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore".
La sospensione dell'attività è chiaramente l'azione più incisiva, ma ci sono un insieme di buone pratiche da mettere in campo durante tutti i mesi estivi per evitare di incorrere nel colpo di calore, come il cambio dei turni, la mattina presto e nelle ore pre-serali, quando possibile, l'aumento delle pause. Fondamentale anche acqua e una zona d'ombra. Opportuno evitare lavori isolati perché in caso di malore il lavoratore non riceva aiuto in modo tempestivo.