LA TRAGEDIA

Sei morti sull'A21, camionista trentino sfugge d'un soffio all'esplosione

Lo schianto tra due tir e un'auto, perdono la vita anche due bambini



BOLZANO. Sei persone morte, tra cui due bambini. E un camionista trentino che evita d'un soffio l'esplosione della sua cisterna e rimane illeso. E' il tragico bilancio di un vero e proprio inferno andato in scena sull'autostrada A21 nel tratto tra il casello di Brescia centro e quello di Manerbio.

Tra le 12.31 e le 14.19 si sono registrati due diversi incidenti entrambi in direzione nord e nel secondo sono sei le persone rimaste uccise.

Cisterna in fiamme in A21, 6 morti tra cui due bambini

La tragedia nel Bresciano. Distrutta una famiglia su un'auto con targa francese, illeso un bolzanino che era alla guida della cisterna: è riuscito a fuggire poco prima che prendesse fuoco

L'autista di un camion che trasportava cereali e le cinque persone tra cui due bambini, probabilmente componenti di un'unica famiglia, a bordo di una vettura con targa, quel che ne è rimasto, che sembra francese.

Incidente su A21: fra i sei morti anche 2 bambini

BRESCIA - Sono quattro adulti e due bambini le vittime dell'incidente avvenuto oggi lungo l'autostrada A21 tra Brescia e Manerbio. Secondo una prima ricostruzione, una cisterna di un mezzo pesante ha preso fuoco coinvolgendo un altro mezzo pesante - il cui autista è morto -, e una vettura sulla quale viaggiavano cinque persone, tre adulti e due bambini, tutti morti.

L'auto, secondo l'ultima definitiva ricostruzione dei vigili del fuoco e della Polizia stradale di Brescia e Cremona, sarebbe rimasta incastrata tra due mezzi pesanti prendendo fuoco: una autocisterna carica di benzina guidata da un camionista bolzanino che è andata in fiamme subito dopo essere stata tamponata e appunto il camion che trasportava cereali.

I tre mezzi sono stati distrutti dalle fiamme e le sei vittime carbonizzate: le loro identità non sono ancora note.

Il terribile incidente è avvenuto in un tratto autostradale a due corsie esattamente sotto il ponte della strada provinciale 24 che collega Poncarale a Manerbio e che è stato dichiarato inagibile dopo essere stato raggiunto dalle fiamme che hanno avvolto i mezzi coinvolti.

Per tutta la notte l'autostrada A21 in direzione Brescia resterà chiusa al traffico perché solo domattina con la luce i tecnici potranno effettuare rilievi e sopralluoghi per raccogliere elementi utili all'inchiesta aperta dalla Procura di Brescia.

Riaperto alla circolazione invece il senso di marcia opposto dopo essere stato bloccato per buona parte del pomeriggio.

Al momento dell'incidente lungo la A21 in direzione Brescia il traffico era praticamente fermo per via di un incidente precedente tra due camion che si erano tamponati meno di due ore prima.

L'autostrada era stata interrotta per permettere l'atterraggio dell'elisoccorso. Il rogo nel quale sono finiti i mezzi coinvolti nel secondo incendio ha generato fumo denso e nero visibile a chilometri di distanza e che ha reso più difficoltoso l'arrivo di una seconda squadra di soccorsi dal cielo.

Le cinque persone in auto e l'uomo a bordo del camion di cereali erano già morti al momento dell'arrivo dei soccorritori, mentre chi era al volante dell'autocisterna è stato l'unico a salvarsi scendendo dal proprio mezzo dopo aver visto le fiamme alzarsi.

Ancora non è chiaro se l'auto abbia tamponato l'autocisterna e poi sia stata tamponata dal camion di cereali o se invece è stato direttamente il secondo mezzo pesante a travolgere la vettura ferma in coda sulla quale viaggiavano le cinque persone morte carbonizzate, tra cui tre adulti e due bambini.

Intanto sul luogo dell'incidente stanno arrivando gli uomini della Polizia Scientifica da Milano e biologi esperti per effettuare prelievi sui resti delle sei persone carbonizzate e risalire così attraverso il Dna alla loro identità.













Scuola & Ricerca

In primo piano

violenza

La denuncia: «Aumento vertiginoso dei post contro le donne»

Unterberger: «Contrastare ogni forma di diffusione dell'odio». La senatrice aveva presentato una proposta di legge per introdurre il reato di odio e di istigazione alla violenza per motivi di genere, con una pena aumentata nei casi in cui il fatto è commesso tramite dispositivi telematici