Ex Anmil, il consiglio ferma le ruspe
Il progetto di Accademia presentato da Euritmus sarà analizzato nei dettagli prima di procedere all’abbattimento
ROVERETO. Le ruspe dovranno attendere, il Comune è pronto a discutere dell’Accademia di lirica all’ex Anmil. Magari anche bloccando la demolizione. Sovvertendo i pronostici che i più avrebbero fatto alla vigilia - “grazie della proposta, ma abbiamo già deciso”, si pensava sarebbe stata la risposta - il consiglio comunale, unanime, ha deciso di dare un’opportunità all’associazione Euritmus e alla Fondazione “Il senso della vita”. Il civico consesso, in seduta informale, era stato convocato su richiesta di alcuni consiglieri, per ascoltare e valutare meglio la proposta. Dopo cinque ore di discussione, si è deciso di richiedere una documentazione completa ai proponenti, e di valutarla in conferenza dei capigruppo. La procedura dovrebbe richiedere qualche settimana; nel frattempo le ruspe dovranno attendere. È un accordo “tra gentiluomini”, quello preso mercoledì in consiglio comunale tra Comune e associazione, affinché non accada che, mentre Fondazione ed Euritmus raccolgono documentazione e informazioni, le ruspe comincino già a lavorare, vanificando il tutto. Va ricordato che la Provincia avrebbe già fatto l’aggiudicazione provvisoria dei lavori, ed è in via di verifica per quella definitiva. Ironia della sorte: una demolizione attesa da anni, adesso è sul punto di essere sospesa in extremis. Ma tant’è, e in consiglio comunale nessuno se l’è sentita, alla fine, di cassare con leggerezza un progetto che, sulla carta, vedrebbe arrivare in città un finanziamento liberale di 9 milioni di euro. Ad illustrare il progetto al consiglio comunale è stato Klaus Broz di Euritmus, per un’Accademia dedicata alla lirica. Ha sottolineato come il posto sia ideale, perché lontano dalle zone abitate (altri conservatori in centro hanno problemi di impatto acustico), la struttura è idonea perché già dotata di alcuni locali ideali, come l’auditorium. Non sarà obbligatorio fare parcheggi o interventi impattanti a livello ambientale. Il finanziamento verrebbe in forma di liberalità da parte della Fondazione “Il Senso della vita”, che in cambio richiederebbe il comodato d’uso gratuito dell’immobile ed una partecipazione del 10% delle spese; in pratica, quel milione di euro che altrimenti verrebbe speso per la demolizione.
Andrea Miorandi del Pd, ha proposto di utilizzare il progetto di finanza quale forma per il progetto in questione. Ora la palla è nelle mani degli uffici: nel giro di una settimana dovrà fare un elenco di documenti, che Euritmus dovrà produrre. Facendo sapere prima di quanto tempo avrà bisogno per raccoglierli. Sarà difficile che il Comune dica che è tardi; a quel punto i capigruppo esamineranno nel dettaglio la proposta. Potrebbe accadere quello che sembrava una chimera, e cioè che quello strano edificio al Bosco della Città venga ristrutturato.
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