l’istanza dei residenti 

Via Molini, petizione respinta 

Mosaner boccia la richiesta di riaprire la strada al traffico


di Matteo Cassol


RIVA. Il sindaco di Riva Adalberto Mosaner, su sollecitazione della consigliera Franca Bazzanella, ha dato il proprio responso (negativo) a una petizione popolare presentata oltre due anni fa, nel marzo 2016. L’istanza, portata avanti a più riprese da Fausto Parisi con il supporto di una cinquantina di residenti della zona interessata, chiedeva di togliere il divieto di transito e di riaprire alla circolazione veicolare la strada che congiunge via Molini alla rotonda sulla statale 24 e che in linea retta porta poi a via Marone. «Tale situazione – si legge nella petizione – crea un disagio notevole a chi abita nella zona. Dopo anni di attesa dovuti ai lavori per la galleria e la rotatoria e infine per ripristinare la strada, finalmente avevamo visto riaprire la stradina lunga qualche centinaio di metri che affianca l’uscita della nuova galleria, ma siamo rimasti di stucco quando è stata destinata a pista ciclabile. Abbiamo aspettato un po’, pensando fosse una soluzione provvisoria, ma nulla è cambiato». E ancora: «Per chi abita nella nostra zona la viabilità non è agevole; via Molini è stretta, non lineare e a senso unico. Sfocia davanti alla caserma dell’esercito; a sinistra si rivolge in via Ardano per chi si reca in città o verso il Bresciano, mentre a destra permetteva di lasciarsi la città alle spalle e bypassare il traffico del centro. Invece siamo direzionati tutti verso lo scomodo stop della strettoia su via Ardano e dobbiamo immetterci in via Canella, all'Inviolata, in via Baruffaldi o in viale dei Tigli, strade notoriamente particolarmente intasate e caotiche non solo per il traffico dovuto ai turisti in estate, ma soprattutto per quello dovuto agli studenti che frequentano gli istituti della zona, vie che aprendo la piccola strada eviterebbero di vedere aggiungersi anche le nostre auto». Il sindaco però non lascia margini di speranza: «Sulla strada confluisce la pista ciclopedonale che seguendo l’argine destro del torrente Albola collega con viale dei Tigli-via Abondio, per andare a collegarsi in direzione nord con il sottopasso alla Sp 37 del Tombio, riservato anch’esso all’utenza debole, e proseguire a nord al margine est della circonvallazione Ss 45 Bis: essa costituisce certamente una dorsale importante per il collegamento ciclopedonale tra la città e il compendio fieristico, anche in vista del suo previsto sviluppo. Il libero transito per autoveicoli non garantirebbe idonee condizioni di sicurezza per l’utenza debole (pedonale e ciclabile). Peraltro gli autoveicoli provenienti da via Molini per raggiungere la Sp 37, poco più a monte, possono utilizzare la continuazione della via Ardaro verso S. Giacomo, strada di maggiore larghezza e per gran parte dotata di marciapiede esistente o in corso di costruzione». La petizione non è stata accolta.

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