Varchi, con le prime multe arrivano anche le proteste
Giorgio Righi contesta la contravvenzione per aver sbagliato l’ingresso in centro L’assessore Zanoni: «Sul permesso è indicato chiaramente l’accesso da usare»
RIVA. È possibile prendere una multa per divieto di transito nella zona a traffico limitato di Riva pur avendo un regolare permesso? Sì, se si entra dal varco sbagliato rispetto a quello autorizzato. La disavventura è capitata a Giorgio Righi, attualmente residente ad Arco ma con un lungo trascorso da rivano. «Il 9 febbraio – racconta Righi – visto che dovevo consegnare della merce sono entrato in ztl a Riva pagando i 5 euro di permesso per l’entrata in viale Dante, ma per comodità, trovandomi con persone che entravano da viale San Francesco, sono entrato da lì. Nei giorni scorsi mi è arrivata una multa da 71 euro: sono andato a contestarla dai vigili, che mi hanno detto che ci sono altri casi come il mio ma che non ci possono fare niente, dunque mi sono rassegnato a pagare, ma non penso sia un bel servizio per il cittadino. Non ero senza permesso, avevo il permesso per un varco lì vicino. Non ero a Roma o Milano, il centro di Riva è quello che è». Nel verbale della sanzione recapitata dal corpo di polizia locale intercomunale Alto Garda e Ledro non si fa menzione del permesso acquistato, magari utilizzato male, ma si parla semplicemente di mancato rispetto del divieto di transito nella zona a traffico limitato.
Per l’assessore comunale Alessio Zanoni, che ormai da anni sta seguendo la questione dei varchi (da poco entrati a tutti gli effetti a regime dopo una fase sperimentale), non c’è nessuna anomalia: «Sul permesso c’è scritto chiaramente il varco da cui si è autorizzati ad accedere e a ciò bisogna attenersi. Non è un vezzo, ma è perché nella ztl il traffico deve essere appunto limitato al massimo e dunque l’entrata da un varco prestabilito ha il senso di far sì che venga percorso il tragitto più indicato, arrecando il minor disagio possibile. Da sempre residenti e fornitori lo sanno e sanno che è una questione di rispetto degli altri residenti e delle attività commerciali, dunque di rispetto reciproco. Nel caso di permesso occasionale come quello in questione, oltre al fatto che c’è scritto sul biglietto mi aspetto che i vigili illustrino il da farsi senza possibilità di errore».
Diversa la situazione per i turisti. Il consigliere leghista Luca Grazioli in un’interpellanza aveva chiesto conto delle possibili conseguenze in termini di multe per i visitatori che non entrano dal varco giusto, ma al momento c’è una moratoria sui vacanzieri: «Spetta all’albergatore entro 48 ore regolarizzare il permesso. Il turista – spiega Zanoni – non deve fare niente. Dovrebbe solo essere informato o informarsi sul varco giusto dal quale entrare, ma in questa fase l’indicazione è quella della tolleranza e quindi nessuna sanzione è mai stata elevata, perché non si può pretendere che uno in vacanza possa conoscere alla perfezione il reticolato di Riva. Diverso probabilmente sarà quando apporremo una segnaletica specifica a ogni varco, dove elencheremo gli alberghi collegati a quell’ingresso».