Su Riva si abbatte il “ciclone” rosa 

In migliaia nelle vie del centro per lo spettacolo che precede la partenza. I tifosi danno l’assalto al pullman di Yates


di Gianluca Marcolini


RIVA. La corsa rosa si è avventata su Riva con la forza di un ciclone, travolgendo il centro storico e la cintura urbana immediatamente a ridosso del cuore della città. Un ciclone che è durato giusto il tempo di una mattinata di lavoro ma che ha riversato su Riva la felice baraonda che la carovana del Giro si porta appresso ad ogni partenza di tappa. Intorno alla Rocca, fra piazza Battisti e via Filzi, si è alzato, nel giro di una notte, il villaggio commerciale con gli stand degli sponsor a distribuire gadget (bandierine, palloncini, spille, bibite e t-shirt) e i gazebi riservati alla “hospitality” dei vip, bramosi a mezza mattina di una tazza di caffè o pronti a gustarsi l’aperitivo a mezzogiorno. E poi l’intrattenimento ritmato da Barbara Pedrotti dal palco del vernissage, la sfilata delle auto al seguito del Giro, i favolosi e costosi pullman attrezzati delle varie squadre. Uno spettacolo nello spettacolo per la gioia di migliaia di appassionati e curiosi.

Ma la partenza della diciassettesima tappa, la Riva del Garda-Iseo, ha “regalato” (in realtà, l’organizzazione dell’evento è costata all’Apt 40 mila euro) la gioia di una cartolina inviata sugli schermi di mezzo mondo attraverso i canali televisivi che hanno seguito, in diretta o in differita, la manifestazione. Tra l’altro, la conformazione del tracciato (i ciclisti sono partiti da piazza Garibaldi per raggiungere velocemente la galleria per la val di Ledro) ha obbligato l’elicottero a indugiare a lungo con le telecamere puntate su Riva e sul lago di Garda, fino all’uscita dei ciclisti dalla galleria ledrense (dentro il tunnel il segnale televisivo non poteva essere trasmesso) offrendo, così, un formidabile spot sulle bellezze del territorio rivano. In rappresentanza dell’amministrazione comunale erano presenti il vicesindaco Mario Caproni e gli assessori Alessio Zanoni e Massimo Accorsi ma si sono visti girare fra gli stand anche il presidente della Confcommercio Claudio Miorelli, l’albergatore (e grande intenditore di ciclismo) Sergio Chiesa, il presidente dell’Apt Marco Benedetti e la direttrice Roberta Maraschin, l’artista dell’aerografo Cornelio Perini, il capitano dei carabinieri Marcello Capodiferro e il comandante della Polizia locale Marco d’Arcangelo.

E poi i ciclisti. Fra i più cercati, manco a dirlo, la maglia rosa Simon Yates (il suo pullman è stato preso d’assalto dai tifosi) e Chris Froome, che ha raggiunto la zona della partenza accompagnato dall’addetto alla security, pure lui in bicicletta, in sella ad una mountain bike. Applausi anche per Domenico Pozzovivo («Tieni duro, non mollare») e soprattutto per Elia Viviani («Dai che vinci anche oggi»). Un augurio trasformatosi in predizione.













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