«A gennaio 2018 i primi passi della ciclabile del Garda»
RIVA. La Ciclabile del Garda, o meglio la ciclovia del Garda, inserita nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche vedrà i primi abbozzi di cantiere, per quanto concerne l’esame delle lavorazioni...
RIVA. La Ciclabile del Garda, o meglio la ciclovia del Garda, inserita nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche vedrà i primi abbozzi di cantiere, per quanto concerne l’esame delle lavorazioni in roccia della tratta Riva - Limone già a gennaio del 2018. L’appalto vero e proprio, come ha annunciato l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, è previsto invece per la primavera dello stesso anno. L’assessore ha preso la parola all’interno dell’incontro con gli operatori del Garda trentino organizzato dall’Apt ieri al Palacongressi di Riva. Gilmozzi parlando di ciclovie ha ribadito quali devono essere le sfide future sul piano della mobilità e della sostenibilità. «I tempi stanno cambiando - ha sottolineato - cambiano i cittadini e conseguentemente i turisti, cambia la mobilità che sul Garda Trentino deve necessariamente interfacciarsi con altre mobilità. Penso al collegamento ferroviario Monaco - Garda interconnesso al sistema navale. Penso alle ciclabili e a una sempre maggiore importanza della mobilità pubblica. Temi che giovedì ribadiremo al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio». Gilmozzi ha spiegato l’importanza di aver trovato il supporto economico dello Stato e come anche le prossime sfide di mobilità devono guardare alla rilevanza che queste hanno a livello nazionale ed europeo. «Le due tratte Limone - Riva e Torbole - Malcesine avranno un costo di circa 22 milioni di euro cadauna. Senza lo Stato e l’Europa era fuori dalla nostra portata». L’assessore ha poi azzardato come, una volta definiti tutti i progetti in circa 4 anni si potrà ottenere il completamento dell’infrastruttura. I dettagli tecnici sono stati lasciati agli ingegneri Mario Monaco e Raffaele De Col. «Puntiamo a valorizzare quanto la natura dei versanti montani ci riserva - hanno spiegato - riutilizzando le ex gallerie presenti e limitando al massimo gli interventi su roccia. Verranno sfruttate delle sezioni in galleria con “le finestre” naturali sul lago o dove si dovrà proteggere il tratto si andranno a creare delle semi gallerie aperte sul versante lacustre». Il tratto Limone - Riva consta in 6,648 km e sarà realizzato in tre lotti funzionali ognuno dei quali dal costo di circa sei milioni di euro. Il primo ad essere realizzato quello che da Riva porterà al rio Ponale. «Qui avremo una criticità da analizzare con la Sovrintendenza ai beni culturali perché il porto del Ponale è sotto tutela e quindi dovremmo agire rispettando maggiormente quell’ambiente - ha sottolineato De Col - le prime avvisaglie di cantiere saranno già a gennaio». Criticità maggiori ci sono per il tratto torbolano di 5km il cui progetto sarà portato a termine non prima della fine del 2018. (l.o.)