«25 aprile, mancano i giovani. E il sindaco»
RIVA. Si sono svolte, ieri, le celebrazioni per la festa della Liberazione. Anche a Riva. Giancarlo Angelini, rivano doc e giornalista in pensione, propone una sua riflessione: «25 aprile. Data...
RIVA. Si sono svolte, ieri, le celebrazioni per la festa della Liberazione. Anche a Riva. Giancarlo Angelini, rivano doc e giornalista in pensione, propone una sua riflessione: «25 aprile. Data importante per il nostro Paese. Rifletto. Alla tradizionale manifestazione promossa dall’Anpi e patrocinata dal Comune, presenti i “soliti quattro gatti” per dovere istituzionale. Pochi, i cittadini che, o per orientamento politico, o per convinta necessità di esserci, hanno preso parte all’evento, teso a ricordare la storica data dalla quale è nata la nostra Repubblica e la nostra Democrazia, ma anche per rendere omaggio a quella dozzina di uomini che, qui nel Basso Sarca, col loro sangue resero possibile la nascita di un mondo nuovo. Rifletto. Mancavano i giovani; perché? So di certo che in altre città, in altri luoghi, in queste occasioni sono presenti tutti, soprattutto le scolaresche che, ben istruire dai loro docenti, prendono parte viva agli eventi, con canti, recitazioni, scenette, tutti improntati al rivivere e tramandare i valori della Resistenza. Da noi nulla! Domando ancora, perché? È mancata, forse sbaglio, la presenza dell’Istituzione comunale nel farsi parte intelligente verso il mondo scolastico? È mancata la grande comunicazione verso tutta la cittadinanza? Sono domande, suppongo, legittime di un cittadino che crede fortemente in certi valori e che vede, con questo andazzo, che tra non molti anni le generazioni future si chiederanno, cosa vuol dire quella lapide sotto il portico di palazzo Pretorio e chi sono quella dozzina di nomi impressi nel suo marmo. E poi, l’assenza del sindaco Mosaner. È ben vero che c’erano diversi assessori, ma il sindaco è il Sindaco (e lo scrivo con la maiuscola) e se non c’è in certe occasioni... Conclusione: meditate gente, meditate!».