«Un turismo alternativo con incentivi per le baite»
Frassilongo, il sindaco Bruno Groff guarda al futuro: «La loro sistemazione può contribuire ad integrare il reddito di chi sceglie di rimanere a vivere in valle»
FRASSILONGO. Diviso tra Frassilongo, Roveda e Kamaovrunt, Il Comune si presenta sistemato dal punto di vista urbanistico. Eletto nel 2005, il sindaco Bruno Groff è a metà del suo terzo (ed ultimo mandato). Non nasconde la soddisfazione di aver portato a termine questa sistemazione, pur esprimendo amarezza per come vengono “dimenticati” i Comuni piccoli e di montagna specialmente.
Sindaco da cosa arriva la sua soddisfazione?
Abbiamo terminato dopo un passo alla volta e con non poche difficoltà, le infrastrutture relative ai servizi e quindi strade e fognature. Per l’acquedotto siamo a buon punto mancando ancora un tratto.
Anche la rete di illuminazione pubblica è all’attenzione dell’amministrazione.
Nel giro di due anni, la rete sarà ammodernata con illuminazione a Led”. Frassilongo si è anche “liberato” di qualche edificio che rappresentava una sorta di palla al piede: la canonica e la scuola a Roveda e la scuola materna a Frassilongo. I tre edifici sono stati venduti a privati, i soldi ricavati utilizzati per opere pubbliche. I tre edifici sono ora abitati da nuovi residenti che hanno provveduto almeno in parte a migliorare la situazione degli stessi. A Frassilongo si è anche installata un’attività imprenditoriale.
E adesso?
Adesso ci avviamo a intervenire sull’aspetto paesaggistico - ambientale. Dobbiamo puntare su questo nel tentativo di migliorare la valle appunto nell’aspetto ambientale. Già siamo intervenuti con un parco nella zona di van Spitz a fianco della struttura ricettiva per il turismo estivo-invernale. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un gestore che ama l’ambiente, che cura di persona la zona e non attende solo l’ente pubblico. Il parco è quello realizzato tagliando qualche pianta, facendo scorrere un ruscello e il percorso Kneipp.
Si utilizzano fondi propri e contributi europei e Psr, in particolare.
Taglieremo qualche albero, faremo sentieri per passeggiate anche proponendo i progetti al Gal. Per esempio cercheremo di recuperare la miniera di quarzo a valle della Tingherla lungo la strada tra Kamaovrunt e la Panarotta, ma anche realizzare un laghetto al “Mil” (il mulino, sul Rigolor a valle di Roveda). E’ progettato di fronte al “Mil” sull’altro versante. Ma abbiamo chiesto fondi anche per la nuova cartellonistica e inoltre per collegare con una pista ciclabile Frassilongo al fondovalle (a Maso Grovi) per poi trovare l’aggancio con Pergine” Quindi gli annunciati interventi sulla Panarotta (la strada dalla Malga alla Tingherla è il collegamento con la valle) si parla di ski-weg e slittini.
La novità è rappresentata dalla richiesta di una centrali sull’acquedotto non utilizzabile perché l’acqua ha alto contenuto di arsenico. Cosa ci vorrebbe in più?
Il discorso è generale. Occorrono incentivi per sistemare le baite da utilizzare poi come turismo alternativo e quindi permettere un’integrazione del reddito a chi resta in valle.