«Il nostro turismo deve migliorare in offerta e qualità» 

Calceranica, gli obiettivi del sindaco Uez: «Percorsi tematici valorizzazione dei sentieri e migliore connessione col lago»


di Maddalena Di Tolla Deflorian


CALCERANICA AL LAGO. Inizio anno rappresenta una sorta di giro di boa. Ci si lascia i bilanci alle spalle e si inizia a guardare al futuro. E questo abbiamo cercato di fare anche con Cristian Uez, sindaco di Calceranica.

Sindaco, quale è il suo bilancio dell’attività amministrativa nel 2017?

In questa consigliatura non ci siamo fatti mancare nulla. A maggio 2015 siamo entrati in carica ed entro dicembre dello stesso anno si dovevano avviare le gestioni associate dei servizi, tanto per cominciare.

Quali altri ostacoli e impegni avete ereditato?

Entravano in vigore anche le nuove regole di bilancio. Le risorse venivano tagliate in modo cospicuo. Per capirci siamo passati da una disponibilità triennale di 800.00 euro ad una annuale di 60.000 euro per le spese in conto capitale. Poi abbiamo avuto il problema dei lavori sulla ferrovia, l’incendio in centro storico, e l’eclatante primo caso, nel 2017, di bimbo escluso da scuola per le mancate vaccinazioni.

Parliamo di opere pubbliche e servizi: cosa ricorda con soddisfazione?

Partiamo dall’asilo: siamo riusciti ad aprirlo. È un asilo a cinque stelle, che ospita 52 bambini. Spazi ampi e colorati, ampio giardino, giochi in legno all’esterno, cucina modernissima, elevata qualità costruttiva, che garantirà il benessere dei bimbi. Lo inaugureremo in primavera. Cito poi i lavoro all’acquedotto per un costo di oltre 800.00 euro.

Quale criterio vi guida, in generale?

La qualità, lo spirito di comunità. Vogliamo un comune sempre più appetibile per le famiglie. Il territorio è stupendo, si tratta di dare servizi adeguati, come quello di tagesmutter per esempio. Ci stiamo accreditando con il marchio provinciale Family. Stiamo recuperando spazi nella scuola primaria, dove prima era ospitato l’asilo.

Parliamo di turismo: oltre al progetto di Ospitalità diffusa, quali prospettive vede?

Abbiamo la consapevolezza che il turismo debba crescere in qualità, ad esempio valorizzando i sentieri, come abbiamo fatto, e producendo nuove cartine. Vorremmo una migliore connessione con il lago, vorremmo realizzare un guado sul torrente Centa e un nuovo percorso tematico dalla miniera al lago. Stiamo aspettando fra l’altro l’esito del bando della Comunità di valle per il progetto di riqualificazione ulteriore della miniera. Noi siamo favorevoli allo spostamento della statale 47 dal lungolago dalla parte di Tenna, per ridurre i rischi di inquinamento e per ricavare spazio per una dimensione più fruibile della costa. Inoltre, c’è il lavoro avviato per costituire una Rete delle Riserve naturali del Brenta.

Cosa state facendo per l’agricoltura?

L’agricoltura è marginale per il nostro territorio rispetto ad altri ambiti. Però è partita una realtà di confronto fra i produttori e dialogo con l’amministrazione, che vediamo con favore. Si sta ragionando su come fruire dei bandi del Gal e del Piano di sviluppo rurale. Si sta ragionando anche di un possibile laboratorio comunitario di trasformazione dei prodotti.

Paura per la Valdastico Nord?

Ne abbiamo, certo. Se si ragiona nella prospettiva di mantener l’ambiente integro non ha senso realizzarla.













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