Joy Val di Non Alps, Failoni rassicura Seppi

Val di non. Forse non tutto è perduto per la Joy Val di Non Alps, la società impiantistica che si è vista stoppare dalla Provincia il milionario piano di sviluppo. Secondo un esponente della società,...



Val di non. Forse non tutto è perduto per la Joy Val di Non Alps, la società impiantistica che si è vista stoppare dalla Provincia il milionario piano di sviluppo. Secondo un esponente della società, che per protesta ha congelato il rinnovo degli amministratori, si sarebbe stata una telefonata di chiarimento tra l’assessore provinciale al Turismo, Roberto Failoni, ed il sindaco di Ruffré Mendola, Donato Seppi. Interpellato dal Trentino, Seppi conferma la telefonata dell’assessore e si dice tranquillizzato dalle sue parole. Come si ricorderà, ad allarmare la Joy Val di Non Alps era stata la lettera pervenuta il 17 luglio al Cda in cui la Provincia confermava il finanziamento di 200.000 euro per l’anno in corso ma senza accennare nulla per quanto riguarda il Piano di sviluppo di 1,3 milioni euro depositato in piazza Dante in aprile e ritenuto imprescindibile per dare un futuro all’offerta turistica invernale in valle. «A quanto ho inteso il Piano è ben presente all’assessore e che per il finanziamento si pensa, come è logico, a più annualità. D’altronde non chiediamo mica la luna ma interventi su opere che sono essenziali per dare continuità alle tra stazioni sciistica oggi attive in valle» - sottolinea Seppi. A questo punto per il sindaco di Ruffré Mendola c’è solo da aspettare qualche settimana perché i tempi annunciati dall’assessore sono stretti, e non servono altre calate di amministratori a Trento. Se fosse davvero così, per la Joy Val di Non Alps sarebbe un bella boccata di ossigeno, anche perché i 200.000 euro concessi con la missiva recapita lo scorso 17 luglio più che a finanziare investimenti serviranno a chiudere partite finanziarie aperte tra cui gli arretrati (116.000 euro) per le annualità pregresse per gli amministratori e per gli organi di controllo previsti. Tornando al piano strategico stilato dalla società si prevedono investimenti, su tre annualità, per poco meno di 1,4 milioni (compresi i 200.000 confermati) suddivisi tra investimenti per la sicurezza impianti e attrezzature (192.000); per l’efficientamento e la riqualificazione (455.000); investimenti “sociali” (255.000) e per lo sviluppo (485.000). Soldi, per il 95% a carico delle Pat che si tradurrebbero in un aumento di capitale tramite i Comuni sul Fondo di sviluppo locale. La Joy Val di Non Alps, lo ricordiamo, per l’88,23% appartiene ai Comuni della sponda sinistra dell'Anaunia (da Ton e Ruffré Mendola) con quote che variano da un massimo del 26,34 detenuto dal Comune di Predaia al minimo del 3,56% di Ton. Il restante 12% è suddiviso tra 300 soci privati.

Il dettaglio del piano

Entrando nel dettaglio del piano, 195.000 euro per la sicurezza in gran parte sono già stati spesi per la revisione degli impianti (Mendola 90.000 euro; Predaia 15.000), reti di sicurezza e materassi anti-collisione e revisione mezzi battipista. La quota per l’efficientamento (455.000) riguarda l’adeguamento dell’impianto di innevamento e sala pompe alla Mendola (230.000), la sostituzione di un mezzo battipista usato (80.000); la sistemazione baite Predaia (40.000) e la realizzazione del ricovero battipista al Monte Nock (105.000).

Quanto agli investimenti sociali (255.000) questa spesa interessa quasi esclusivamente il Monte Nock in quanto stazione “naturalmente” preposta alle attività sportive agonistiche, di allenamento e di perfezionamento dello sci con ammodernamento degli impianti di illuminazione e di innevamento. L’ultima voce, investimenti per lo sviluppo, è concentrata sulla stazione della Mendola con il progetto E-bike park (130.000), la pista slitte (85.000), l’area camper (130.000) e l’anello del fondo a monte dell’impianto (125.000). G.E.

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