In piazza San Vittore da 55 anni la dinastia dei macellai Malench
Taio. Cinquantacinque anni sempre nello stesso locale in piazza san Vittore, nel centro di Taio, continuando la tradizione di famiglia. Parliamo della macelleria dei Malench, dinastia storica di...
Taio. Cinquantacinque anni sempre nello stesso locale in piazza san Vittore, nel centro di Taio, continuando la tradizione di famiglia. Parliamo della macelleria dei Malench, dinastia storica di macellai originari di Cavareno e approdati a Taio nel 1964 con Diego, padre dell'attuale titolare Luca. Il nonno di Luca, Ettore (1906-1884) aveva una bottega a Cavareno con spacci anche a Ruffré e al Passo Mendola e il figlio Diego (morto nel 2001) si era trasferito con l'attività a Taio giusto 55 anni fa.
Con in tasca un diploma da ragioniere, Luca Malench dal 1991 fa il macellaio a tempo pieno, prima affiancando il genitore, poi rilevandone la titolarità. I “brusti” sono la sua bandiera, e a quanto pare piacciono, con clienti che vengono appositamente dalla Valsugana, Riva del Garda e Trento. I “brusti”, anche se non hanno una particolare tutela, sono comunque considerati salume tradizionale trentino come la luganega, la carne salada, le ciuighe, lo speck e la mortandela affumicata tipica della valle di Non. Ma a produrli sono in pochi, e Luca Malench (che è affiliato alla Strada della Mela e dei Sapori delle valli del Noce) ogni anno li ripropone con altri insaccati tipici. I brusti (o baldonazzi), per chi non lo sapesse, sono un salume che viene servito arrostito in padella con una noce di burro e che è composto dal sangue di maiale con aggiunta di farina bianca, sale, latte intero, pepe spezie, un po' di grasso e noci tagliuzzate. Ogni zona poi aveva qualche variante e a Taio, alla macelleria Malench, la tradizione dei «brusti» è uno dei cavalli di battaglia delle stagioni fredde. «Li facciamo da sempre con una ricetta che viene dal nonno Ettore e che da allora non è mai stata cambiata»- conclude Luca . G.E.