Internet veloce, la fibra ottica approda in altri quattro comuni trentini. Previsti 170 cantieri nel 2021: un progetto da 72 milioni
La copertura è arrivata a Mezzolombardo, Calceranica, Mazzin e Pieve di Bono-Prezzo. Nel corso dell’anno la consegna della rete in almeno 76 Comuni
TRENTO. Mezzolombardo, Calceranica al Lago, Mazzin e Pieve di Bono-Prezzo sono i nuovi comuni delle aree bianche (periferiche) del Trentino che, da qualche settimana, possono beneficiare della connettività in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home). La comunicazione arriva da Open Fiber, la società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e che si sta occupando della realizzazione di reti ultraveloci su tutto il territorio provinciale. Complessivamente sono circa 33mila gli utenti di 37 comuni che, a oggi, dispongono già di infrastrutture ultrabroadband e che possono quindi rivolgersi agli operatori partner di Open Fiber per attivare un servizio quanto più congeniale alle proprie esigenze di studio e lavoro. “Il piano pubblico per colmare il digital divide del Trentino - sottolinea l’assessore provinciale allo sviluppo economico, Achille Spinelli - prosegue secondo programma. Open Fiber, in sinergia con la Provincia autonoma di Trento e Trentino Digitale, sta accelerando le lavorazioni per chiudere tutti i cantieri entro il 2022. Da parte di famiglie ed aziende arriva la richiesta di collegamenti internet veloci e stabili”.
Attualmente sono 103 i progetti esecutivi FTTH già approvati, 94 i cantieri aperti, con l’obiettivo di aprirne in totale circa 170 entro il 2021. Una percentuale minore di collegamenti, circa il 20%, e perlopiù per abitazioni sparse in zone più decentrate, difficilmente raggiungibili con il cavo in fibra ottica, viene realizzato mediante la tecnologia radio Fia (Fixed Wireless Access). Sono 37 i progetti Fwa in corso, 27 dei quali già conclusi.
Il 2021 è sicuramente un anno decisivo per il piano, con la realizzazione di tutti i progetti esecutivi nelle aree bianche dei 214 comuni del Trentino (diventati 166 dopo le fusioni) e la consegna della rete in almeno 76 Comuni. Nella Provincia Autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro: l’opera rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi venti anni.
Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Bisogna verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare ad alta velocità.
In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei comuni delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. Quando il cliente finale ne farà richiesta, sarà l’operatore selezionato a contattare Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro la sua abitazione. Al termine dell’operazione, l’utente potrà usufruire di molteplici servizi innovativi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la telemedicina, dei servizi legati alla Pubblica Amministrazione e di tante altre opportunità generate dalla rete FTTH costruita da Open Fiber, che abilita una vera rivoluzione digitale.