Moro, il suo rapimento e Predazzo
Sardi presenta il suo libro. Seguirà l’inaugurazione di una mostra
PREDAZZO. In occasione del quarantesimo anniversario della scomparsa, Predazzo ricorda Aldo Moro, uno dei suoi ospiti più illustri. Giovedì, alle 17.30 nell’aula magna del municipio, in un’ideale continuazione della rassegna estiva “Aperitivo con l’autore”, sarà presentato, alla presenza dell’autore, il libro pubblicato da Reverdito editore “Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino” di Luigi Sardi, giornalista dell’Alto Adige dal 1959 al 1998 e autore di numerose inchieste e pubblicazioni sulle vicende del dopoguerra trentino: dagli anni delle bombe, alla Sloi a Fassalaurina, tanto per citare i primi e più conosciuti reportage.
Il libro ricostruisce in 180 pagine quei 55 giorni trascorsi fra il rapimento e l’uccisione di Moro, attraverso la lettura dei quotidiani locali, Alto Adige, L’Adige, Vita Trentina, e dei principali giornali nazionali. Non mancano i ricordi dello statista da parte di alcuni cittadini intervistati in quel periodo dai giornalisti locali e lo sbigottimento di tutta la valle.
All’incontro di giovedì interverrà anche il direttore del Museo Storico di Trento, Giuseppe Ferrandi. A seguire si terrà l’inaugurazione di una mostra fotografica nella Sala Rosa al piano terra del municipio, già allestita in occasione del centenario della nascita di Aldo Moro, nel 2016. L’esposizione propone immagini di Moro a Predazzo e Bellamonte nel corso delle numerose vacanze trascorse in Valle di Fiemme dal 1964 al 1977, ed è curata dal Gruppo Fotoamatori Predazzo.
Accanto alle foto ci sarà una minuziosa raccolta di articoli scelti selezionati dalla biblioteca comunale fra i propri archivi dalla cronaca locale, che illustrano in maniera dettagliata il soggiorno di Aldo Moro a Bellamonte nella sua “casa dei cento natali” e i rapporti con la politica, la gente e l’associazionismo locale. La mostra resterà visitabile fino al 16 settembre, in orario di apertura del municipio. (f.m.)