Coronavirus, due le vittime in Trentino. Verso la libera circolazione nel proprio comune
I dati aggiornati ad oggi, lunedì 27 aprile. Fugatti: "Il nuovo Dpcm ci ha lasciato non poche perplessità. Non possiamo lascire fallire bar, ristoranti e parrucchieri". Possibilità di movimento: più libertà prima del 4 maggio. Voucher per babysitter e congedo parentale: la Provincia valuta se integrare le misure nazionali. Bordon: "Ora tamponi ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine"
TRENTO. Ancora 2 vittime del Coronavirus in Trentino. Il totale raggiunge i 407 morti. I contagi salgono di 98 unità (8 i minorenni) su 1092 tamponi effettuati. L'incidenza è del 9%, in salita rispetto ai giorni scorsi.
"L'Apss è andata a fare il tampone a persone vicine a chi era contagiato. Potrebbe spiegarsi così l'aumento", ha detto il governatore Maurizio Fugatti.
I positivi sono così distribuiti: in Rsa 748 positivi, nelle case di cura 41, a casa 1308, in ospedale 201, in terapia intensiva 23.
Questi i dati comunicati oggi, lunedì 27 aprile, durante la conferenza stampa della Provincia.
"La situazione sta migliorando: fra il 30 marzo e il 6 di aprile c'erano 430 persone in ospedale, ad oggi 224", ha detto l'assessore Stefania Segnana.
I casi nei comuni: Riva 142 (+1), Rovereto 166 (+3), Trento 570 (+7).
"Il nuovo Dpcm ci ha lasciato non poche perplessità, in particolare che alcune attività partano a giugno, come bar, ristoranti, parrucchieri e altro", ha detto il presidente Maurizio Fugatti. "Il grado del contagio lo misuri dopo circa 15 giorni. Significa che eventuali negatività le si potrebbero avere già a metà maggio se si partisse il 4. La nostra richiesta è di non lasciare queste categorie nel limbo così a lungo. Credo che se il contagio sarà stabile, si possa ragionare sull'aprirle prima. Non possiamo pensare che falliscano. Dobbiamo avere fiducia nelle persone che lavorano".
"Boccia ha detto che se qualche realtà volesse procedere autonomamente ci sarà un ricorso del governo. Nel caso dei cantieri non c'è stata impugnativa: vedremo di interloquire e poi di valutare come comportarci".
"Nel Dpcm ci sono dei criteri sul movimento nella prossimità dell'abitazione. Stiamo valutando di ampliare questo concetto per i trentini già nei prossimi giorni, prima del 4 maggio". La Provincia ha intenzione di concedere la circolazione sul territorio comunale.
"Il tema scuola: il governo ha detto che riparte a settembre. Resta il problema di chi ha i figli a casa. Bisogna capire cosa fare per i campi estivi e altre attività di assistenza dei minori. C'è il voucher per le babysitter, poi il congedo parentale, sul quale valuteremo se possiamo aggiungere qualcosa rispetto al piano nazionale. Se il contagio calerà si può anche valutare se riattivare campi estivi e organizzazioni per l'accoglienza dei figli in estate".
"Sui tamponi non siamo lontani dal Veneto. Il mandato che abbiamo dato all'Azienda sanitaria è di ampliare il raggio a forze dell'ordine, vigili del fuoco e a chi è stato in prima linea come i lavoratori dei supermercati".
Alcuni chiarimenti sull'interpretazione del Dcpm sono stati forniti in seguito.
"Tra i "congiunti" non rientrano i fidanzati, non ci sono attualmente limitazioni per gli anziani, sulle seconde case fino al 4 maggio il tema non si pone".
Il direttore dell'Apss Paolo Bordon ha parlato di diversi argomenti.
"Tamponi: stiamo cercando di indirizzare la ricerca all'interno dei nuclei dove ci sono dei positivi".
"Parte ora una seconda fase, in cui sono programmati tamponi ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine".
"Test sierologici: abbiamo iniziato a farli agli operatori sanitari in maniera importante: alcune centinaia. Non sono finalizzati a una diagnosi ma è un'indagine a scopo epidemiologico. Se il test è positivo si fa un riscontro con il tampone. Siamo tra i primi in Italia, ma ancora non c'è una affidabilità certa".