«Le bancarelle della Rocca squalificano Riva»
RIVA. «Le bancarelle della Rocca squalificano il centro. Bisogna intervenire sul meccanismo delle concessioni»: a dirlo è il consigliere comunale rivano Luca Grazioli. L’esponente della Lega aveva...
RIVA. «Le bancarelle della Rocca squalificano il centro. Bisogna intervenire sul meccanismo delle concessioni»: a dirlo è il consigliere comunale rivano Luca Grazioli. L’esponente della Lega aveva chiesto conto al Comune della situazione riguardante le “bancarelle made in Africa” (presenti dalla settimana prima di Pasqua al 31 ottobre): «Non si riesce a capire – aveva scritto in un’interpellanza in cui chiedeva conto delle modalità di concessione dei permessi di vendita e dei controlli da parte della polizia locale – come da una parte l’amministrazione comunale pubblicizzi la propria città promuovendo la presenza di prodotti tipici esclusivi dell’area altogardesana e poi di fatto permette, in una zona pregiatissima del centro storico, che bancarelle vendano prodotti di dubbia provenienza».
«Il mercatino estivo “Canale della Rocca” – ha risposto il sindaco Adalberto Mosaner – nasce negli anni ’90 e riguarda i cosiddetti “creatori artistici”. Quindi non sono da considerarsi “ambulanti”. Chi vuole partecipare al mercatino deve essere in possesso di partita Iva come “altre creazioni artistiche e letterarie e similari” (pittori, scultori, eccetera) o artigiano. Il numero di posti è di dodici con dimensioni massima di 3x2 metri. I richiedenti vengono selezionati in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, con preferenza ai residenti. La concessione è soggetta al pagamento del Cosap. Per quanto riguarda i controlli, salvo qualche sporadico intervento per far rientrare nei margini consentiti l’esposizione, non risulta vi siano stati casi che abbiano avuto la necessità di sanzioni». La risposta non è stata accolta con favore da Grazioli: «La maggior parte di questi creatori artistici (quasi tutti stranieri) vende oggettistica cinese e statuine africane». E ancora: «Forse il sindaco e la sua Giunta non si sono accorti che non siamo più negli anni ’90 e che queste concessioni per di più regalate a 360 euro all’anno riflettono negativamente sull'immagine della città, soprattutto in una posizione come quella di facciata alla Rocca, uno dei simboli storici di Riva. Auspichiamo che il mercatino venga rivisto». (m.cass.)